- Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministro dell'Economia e delle Finanze hanno firmato i decreti interministeriali che prevedono gli adeguamenti dei pedaggi autostradali relativi alle tratte autostradali gestite dalle società concessionarie Brescia-Verona-Vicenza-Padova, SATAP A4 e SATAP A21, Autostrade per l'Italia, ATIVA e Milano - Serravalle e SAT.
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- Ricordando che tali adeguamenti erano stati sospesi, in tutto o in parte, con i decreti firmati lo scorso 31 dicembre, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che le sospensioni tariffarie previste erano state disposte in via cautelativa, essendo scaduto il primo periodo regolatorio ed in corso la procedura di aggiornamento dei relativi piani economico-finanziari, al fine di consentire agli organi preposti la puntuale verifica dei parametri che compongono la formula della tariffa di pedaggio, con particolare riferimento a quelli legati all'effettivo andamento degli investimenti previsti. Tali verifiche - ha spiegato il dicastero - hanno comportato la necessità di apportare alcune integrazioni al quadro regolatorio vigente attraverso un intervento del CIPE sulla base di un parere emesso dall'organismo tecnico competente in materia di regolazione tariffaria, il NARS.
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- Specificando che gli incrementi sono stati quindi autorizzati all'esito positivo di tali approfondimenti, il vice ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Mario Ciaccia, ha sottolineato che gli aumenti «sono necessari ad assicurare l'attuazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria ed a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti».
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- Durissimo il commento di CNA-Fita, che ha contestato la decisione del vice ministro. Secondo l'associazione dell'autotrasporto, «l'aumento dei pedaggi autostradali per i tratti in concessione che erano rimasti sospesi non fa che confermare la folle politica degli aumenti a carico dell'utenza stradale e dei trasportatori». «Il vice ministro Ciaccia - ha denunciato Cinzia Franchini, presidente nazionale di CNA-Fita - ha compiuto un vero e proprio blitz a favore di pochi e soliti noti concessionari, reiterando il teatrino per cui prima si fa finta di elargire i fondi con una mano e poi con l'altra si passa al prelievo vanificando ogni presunto vantaggio. Il dettaglio importante però è che i finanziamenti arriveranno a babbo morto mentre i rincari scattano da subito. Se questo è il valore tecnico del viceministro Ciaccia, è difficile distinguere la differenza con la cifra politica dei suoi predecessori».
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