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I porti sul Mar Nero costituiranno un'alleanza sul modello di quella adriatica del NAPA
Accordo di collaborazione dei porti di Burgas, Costanza, Galati, Odessa e Varna con la comunità della regione danubiana
16 maggio 2013
I porti sul Mar Nero di Burgas, Costanza, Galati, Odessa e Varna costituiranno un'alleanza sulla falsariga di quella del NAPA (North Adriatic Ports Association), l'associazione adriatica che è stata istituita nel 2009 e di cui ora fanno parte i porti di Venezia, Trieste, Koper, Rijeka ( dell'11 novembre 2009).
Nel corso della prima conferenza internazionale “Gateway to Europe - Black Sea Conference 2013”, tenutasi lunedì scorso a Krems sotto il patrocinio del governo federale della Bassa Austria, presidente di turno della comunità di lavoro ARGE Donau che raccoglie tutte le Regioni della macroarea danubiana (dal Baden-Wuettenberg in Germania, al delta del Danubio fino a Odessa, in Ukraina), il NAPA è stato presentato come esempio eccellente di cooperazione e associazione tra i porti. I risultati raggiunti dai porti adriatici del NAPA in termini di crescita economica e di strategia comune di posizionamento sui mercati mondiali sono stati presentati dal presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa.
In occasione della conferenza in Austria è stato presentato un memorandum of understanding dei cinque porti promotori Varna e Burgas in Bulgaria, Galati e Costanza in Romania e il porto extra-UE di Odessa con la comunità della regione danubiana rappresentata dal governo della Bassa Austria, che include porti del Danubio. L'accordo di cooperazione prevede la costituzione di un'associazione dei porti del Mar Nero occidentale seguendo l'esempio offerto dal NAPA. Gli scali portuali hanno annunciato la creazione di un segretariato permanente e la volontà di commissionare un masterplan di analisi della potenziale domanda, sulla traccia dello studio di mercato affidato congiuntamente dai porti NAPA alla società MDS Transmodal di Londra.
L'esperienza che unisce porti italiani, comunitari ed extra comunitari (così come sarà per i porti del Mar Nero) è stata presa ad esempio anche per il lavoro svolto nei confronti dell'Unione Europea per l'ottimizzazione dei corridoi di trasporto. Come il NAPA oggi è riconosciuto quale terminale a mare del corridoio Adriatico-Baltico, così i porti del Mar Nero si presenteranno uniti come gateway di sbocco del corridoio danubiano.
L'accordo è stato presentato alla presenza congiunta del vice cancelliere austriaco con delega agli Affari internazionali ed europei, Michael Spindellegger, degli ambasciatori ucraino e rumeno, del segretario generale della comunità di lavoro delle Regioni danubiane, Peter de Martin, del vice presidente della Banca Europea per gli Investimenti, Wilhelm Molterer, nonché di numerosi stakeholder tra cui gli operatori ferroviari, armatori specializzati nelle vie d'acqua interne e il porto di Vienna.
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