- delle merci avendo movimentato complessivamente oltre 1,9 milioni di tonnellate rispetto a 1,8 milioni di tonnellate nell'aprile 2012. La crescita dei volumi di carichi unitizzati, di rotabili e di rinfuse solide ha compensato una flessione delle rinfuse liquide. Il totale delle merci in importazione è ammontato a quasi 1,7 milioni di tonnellate (+6,8%) e quello delle merci in esportazione a 280mila tonnellate (+21,8%).
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- Ad aprile 2013 lo scalo ravennate ha movimentato 1,3 milioni di tonnellate di merci secche (+19,4%), tra cui 462mila tonnellate di prodotti metallurgici (+22,0%), 386mila tonnellate di minerali greggi, manufatti e materiali da costruzione (+30,0%), 247mila tonnellate di derrate alimentari (+64,3%), 101mila tonnellate di concimi (-39,6%) e 101mila tonnellate di prodotti agricoli (+76,7%). Le merci containerizzate si sono attestate a 215mila tonnellate (+7,2%) e sono state totalizzate movimentando 18.868 container teu (+10,2%). I carichi ro-ro sono aumentati del 97,2% salendo a 80mila tonnellate.
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- Lo scorso mese il volume complessivo delle rinfuse liquide è stato di 337mila tonnellate (-24,8%), di cui 157mila tonnellate di prodotti petroliferi (-27,7%), 100mila tonnellate di prodotti chimici (-23,9%) e 79mila tonnellate di derrate alimentari (-19,7%).
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- Nel primo quadrimestre del 2013 il porto di Ravenna ha movimentato un traffico totale di 7,1 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del 3,5% rispetto a 6,9 milioni di tonnellate nei primi quattro mesi dello scorso anno. Le merci allo sbarco sono ammontate a 6,1 milioni di tonnellate (+1,8%) e quelle all'imbarco a meno di 1,1 milioni di tonnellate (+14,5%).
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- Nel periodo gennaio-aprile di quest'anno le merci secche hanno totalizzato 4,7 milioni di tonnellate (+5,1%), di cui 1,5 milioni di tonnellate di prodotti metallurgici (+6,7%, per i quali - ha spiegato l'Autorità Portuale di Ravenna - negli ultimi mesi, a causa della difficoltà di approvvigionamento dal porto di Taranto, sono variati i Paesi di importazione»), 1,1 milioni di tonnellate di minerali greggi, manufatti e materiali da costruzione (-5,6%, la cui diminuzione - ha precisato l'ente - è da attribuirsi perlopiù alla crisi del settore delle ceramiche»), 842mila tonnellate di derrate alimentari (+12,3%, aumento - ha reso noto l'Autorità Portuale - che «è da attribuirsi a semi oleosi e oli e grassi vegetali, provenienti perlopiù dall'Indonesia), 741mila tonnellate di concimi (+9,8%, «che hanno registrato una crescita degli scambi con Spagna, Grecia, Egitto ed Estonia), 427mila tonnellate di prodotti agricoli (+56,1%, «grazie ad una consistente importazione di granoturco proveniente dall'Ucraina») e 24mila tonnellate di combustibili e minerali solidi (-83,2%). Le merci containerizzate sono cresciute del 9,6% a 814mila tonnellate con una movimentazione di 70.252 container teu (+4,2%) e i rotabili sono aumentati del 58,0% raggiungendo un volume totale di 270mila tonnellate.
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- Nei primi quattro mesi del 2013 le rinfuse liquide sono diminuite del 10,1% a 1,4 milioni di tonnellate, di cui 685mila tonnellate di prodotti petroliferi (-10,5%), 381mila tonnellate di prodotti chimici (-15,9%), 314mila tonnellate di derrate alimentari (-3,2%) e 7mila tonnellate di concimi.
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- L'Autorità Portuale di Ravenna ha evidenziato come tali incrementi complessivi di traffico movimentato dallo scalo siano stati ottenuti «nonostante, secondo l'ISTAT, per l'Italia il commercio estero nel primo trimestre 2013 sia diminuito in termini di volumi del 2,3% per le esportazioni (-6,8% Paesi UE, +3,5% Paesi non UE) e del 6,7% per le importazioni (-6,1% Paesi UE, -7,8% Paesi non UE)».
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