- Da molti mesi l'Association of European Vehicle Logistics (ECG), l'organizzazione europea che rappresenta le aziende logistiche che si occupano del trasporto di autovetture, rilancia periodicamente un allarme per la crisi attraversata dal settore e dall'industria automobilistica europea. Ma quello lanciato la scorsa settimana dall'associazione in occasione della propria assemblea annuale e del congresso di Primavera, tenutisi giovedì e venerdì scorsi a Dublino, non è un nuovo segnale di pericolo, ma un vero e proprio disperato appello per la sopravvivenza.
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- «Molte aziende - ha dichiarato il presidente di ECG, Costantino Baldissara - stanno lottando per sopravvivere. Questa è una situazione di emergenza». Sottolineando che la classe politica europea ha la responsabilità di porre attenzione all'economia reale, Baldissara ha spiegato che «senza una risposta forte non ci sarà speranza, nessun nuovo posto di lavoro e nessuna attività».
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- L'associazione ha confermato che l'industria automobilistica europea sta scivolando sempre più in una profonda recessione ed è sempre più dipendente dai mercati di esportazione. La produzione di autoveicoli leggeri in Europa è scesa nuovamente sotto ai livelli del 2007 e in Italia la crisi è particolarmente grave: le immatricolazioni di nuove auto in Italia sono scese al livello del 1978. Inoltre un terzo di tutti gli stabilimenti automobilistici europei stanno sfruttando solamente il 20% della capacità produttiva e, se alcuni costruttori sono ancora in profitto - ha precisato ECG - ciò si è verificato solo grazie ai forti ordini al di fuori dell'Europa, in particolare in Cina, dove le vendite sono aumentate di oltre 10 milioni tra il 2008 e il 2012.
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- Secondo l'associazione, è necessario reintrodurre gli incentivi alla rottamazione, che hanno stimolato con successo la domanda nel 2009. «Se siamo preoccupati per le economie di nazioni come la Grecia - ha rilevato Baldissara - allora dovremmo essere preoccupati anche per il settore automobilistico, che dà un contributo all'economia europea maggiore rispetto a quello della Grecia». ECG ha ricordato che l'industria automobilistica è uno dei principali motori economici d'Europa, dà lavoro a circa 12 milioni di persone e contribuisce a circa il 16% del prodotto interno lordo dell'Unione Europea. In quest'ambito, le aziende associate ad ECG occupano direttamente 70.000 persone e presentano fatturato aggregato di 22 miliardi di euro.
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- Nel corso dell'assemblea gli associati di ECG hanno eletto il nuovo consiglio direttivo dell'associazione, che ora è composto da Massimiliano Altmann (ARS Altmann), Peter Borrmann (STVA), Michael Bünning (BLG Automobile Logistics), Marcos Duato (Flota Suardiaz), Mats Eriksson (AB Skandiatransport), Ömer Gürsoy (Me-Par), Ray MacDowall (ECM Vehicle Delivery Service), Marek Nowicki (PW Wega A), Kirill Petrunkin (Autotechnoimport), Antoine Redier (GEFCO), Roberto Volpato (Eliambrosetti) e Konrad Zwirner (Hödlmayr International). I mandati del presidente presidente Baldissara e del vicepresidente Wolfgang Göbel hanno ancora un anno di durata.
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