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Lupi: ci si assume la responsabilità, condivisa da tutti, che davanti a Venezia le grandi navi non passino più
Lo ha detto il ministro al termine della riunione odierna a Roma sul transito delle grandi navi nella laguna veneziana
13 giugno 2013
Entro il prossimo 25 luglio dovranno essere definite le alternative all'attuale rotta percorsa dalle grandi navi nella Laguna di Venezia. Lo si è deciso oggi nel corso di una riunione svoltasi presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che è stata convocata dal ministro Maurizio Lupi e alla quale hanno partecipato il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, il comandante del Corpo delle Capitanerie di Porto, ammiraglio, Felicio Angrisano, e i rappresentanti degli armatori. Per il governo era presente anche il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando.
Nel corso dell'incontro si è convenuto che gli obiettivi da salvaguardare sono due. Innanzitutto la tutela dell'ambiente inteso in senso lato, come impatto ambientale sulla Laguna delle soluzioni che verranno proposte e come compatibilità di scala delle navi che passano nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco. In secondo luogo la salvaguardia del valore economico del turismo per la città di Venezia e per la regione Veneto.
Inoltre è stato espresso accordo generale sull'applicazione, senza ulteriori dilazioni temporali, del decreto Passera-Clini che vieta il passaggio delle navi oltre le 40mila tonnellate nella Giudecca e a San Marco. È stato inoltre sottolineato che sinora sono state prese e sono in atto tutte le misure che garantiscono la sicurezza (velocità delle navi, traino, uso del gasolio meno inquinante) ed è stato chiesto alla Capitaneria di Porto un ulteriore impegno per eventuali altre misure da adottare nel periodo transitorio.
«'Abbiamo individuato - ha dichiarato il ministro Lupi al termine della riunione - un percorso con tempi certi in cui l'Autorità Marittima, l'Autorità Portuale e il Comune di Venezia ci portino soluzioni mature con tempi e costi per l'attuazione. Il percorso individuato oggi è l'unico modo con cui non si dilazionano i tempi e ci si assume la responsabilità, condivisa da tutti, che davanti a Venezia le grandi navi non passino più».
Per il ministro Orlando l'incontro è stato molto positivo: «abbiamo ottenuto - ha spiegato - il risultato che ci eravamo prefissi: un termine certo per la presentazione dei progetti, su cui ci pronunceremo dal punto di vista della fattibilità ambientale ed economica, e la richiesta di un pacchetto di norme sul transitorio che disciplinino nel frattempo i passaggi nella Laguna».
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