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I porti di Koper, Rijeka, Trieste e Venezia confermano il loro impegno comune nell'associazione NAPA
Assicurato il sostegno ai progetti di sviluppo di ciascun porto membro
20 giugno 2013
Oggi a Venezia si è tenuta l'assemblea della North Adriatic Ports Association (NAPA), l'associazione costituita dai porti di Koper, Rijeka, Trieste e Venezia che alla fine dello scorso anno ha registrato la defezione del porto di Ravenna a causa principalmente della decisione dell'Autorità Portuale di Venezia di dare corso al progetto per la realizzazione di un terminal portuale d'altura al largo della laguna veneziana con l'obiettivo di farvi approdare i traffici containerizzati e petroliferi, progetto che ha suscitato proteste anche nella città giuliana ed ha incassato la recente bocciatura della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ( del 12 giugno 2013).
Al termine dell'incontro l'associazione ha diramato un comunicato in cui si evidenzia che i presidenti dei quattro porti NAPA «hanno convenuto che molte delle priorità infrastrutturali europee si giocano in Alto Adriatico e che il ruolo che gli scali possono giocare nello scacchiere è, e sarà, cruciale. Il NAPA - spiega la nota - gode infatti di un posizionamento geografico strategico che ha consentito una crescita media degli scali del +22,3% per la movimentazione container (dati 2011).
È evidente che per soddisfare le attese europee (che li ha scelti quali terminali a mare della rete TEN-T) i porti alto adriatici debbano agire come un unico gateway di accesso ed implementare la dotazione infrastrutturale, sia lato mare che lato terra, fino al massimo delle loro potenzialità. Per questo - precisa l'associazione - i porti del NAPA sostengono vicendevolmente i progetti di sviluppo di ciascun porto membro, nella convinzione che la crescita di uno apporti benefici a tutti gli scali e che solo assieme sarà possibile diventare quel grande hub che l'Europa chiede».
«Nel corso dell'assemblea infatti - prosegue l'associazione - i quattro presidenti hanno rinnovato l'impegno a definire un piano di sviluppo coordinato per il potenziamento infrastrutturale complessivo del Multiport Gateway del Nord Adriatico, integrando i progetti di sviluppo di ciascun porto».
In particolare, i presidenti dei porti di Koper, Rijeka, Trieste e Venezia hanno convenuto che, come più volte dimostrato in questi anni di collaborazione, «gli armatori non scelgono di percorre l'Adriatico per scalare solo un porto, ma è necessario fare sistema anche per garantire agli armatori più alternative ciascuna che si distingue ed è attraente per le sue peculiarità».
L'associazione ricordato inoltre che i porti del Nord Adriatico hanno realizzato importanti infrastrutture a sostegno della crescita: il porto di Rijeka ha terminato i lavori per la realizzazione del terminal container che prevede due gru per accogliere navi post-Panamax, mentre il design e la costruzione del nuovo terminal container sono già iniziate; lo scalo di Trieste sta implementando il Molo VII con nuove gru in dotazione; a Capodistria verrà effettuato un importante lavoro di escavo per consentire l'attracco di navi portacontainer più grandi; Venezia, terminato l'escavo che ha portato i fondali a -12 metri si prepara ad ospitare i traghetti da fine 2013 nel nuovo terminal dedicato alle Autostrade del Mare di Fusina e i container nel nuovo terminal portuale d'altura con fondali naturali a -20 metri.
«La parola d'ordine - hanno commentato i presidenti del NAPA al termine dell'assemblea - è dunque crescere, offrire nuove possibilità di business alle compagnie armatoriali e diventare quel punto di riferimento che l'Europa ci chiede di essere. Allo sviluppo lato mare dovrà corrispondere un altrettanto importante sviluppo della rete stradale e ferroviaria; anche per questo ci dovremo attrezzare, ciascuno per competenza, nella convinzione che lo sviluppo di ciascun porto sarà la fortuna di tutti».
In occasione dell'assemblea i presidenti dei quattro porti hanno dato «un caloroso benvenuto al porto di Rijeka (Croazia) che dal 1° luglio entra in Europa».
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