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Il governatore campano prova a far da paciere nello scontro tra Salerno e Napoli sulla portualità
«Il nemico - ha sottolineato Stefano Caldoro - non è in casa nostra»
3 luglio 2013
Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, è intervenuto a far da paciere tra i sindaci di Napoli e di Salerno, con il secondo che - esprimendo le proprie perplessità circa l'ipotesi di accorpamento delle Autorità Portuali delle due città - ha accusato l'amministrazione del capoluogo regionale di «dormire» e di accumulare ritardi sul fronte del porto mentre quello di Salerno corre, e con Luigi de Magistris a ribattere che ad essere assopito è il governo nazionale di cui fa parte il primo cittadino salernitano Vincenzo De Luca, che è viceministro alle Infrastrutture e Trasporti.
«Se ci dividiamo - ha sottolineato il governatore Caldoro - perdiamo. Chi vuole indebolire dall'esterno la nostra regione spera nello scontro e nelle divisioni». Il presidente della Regione ha rivendicato la scelta di puntare sul rilancio della portualità: «se si parla di portualità e di rilancio della logistica - ha spiegato - lo si deve all'azione della Regione che ha messo in campo il Grande Progetto».
«I porti di Napoli e Salerno - ha evidenziato Caldoro - sono strettamente legati e connessi. Il consiglio a tutti - ha concluso - è di giocare uniti questa partita nell'interesse della Campania. Il nemico non è in casa nostra».
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