- attestandosi a 13,6 milioni di tonnellate rispetto a 18,8 milioni di tonnellate nella prima metà dello scorso anno. Le merci in importazione sono calate del 25,6% a 8,3 milioni di tonnellate e quelle in esportazione hanno registrato una flessione del 30,9% a 5,3 milioni di tonnellate.
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- Nel segmento delle rinfuse solide sono state movimentate complessivamente 7,9 milioni di tonnellate in import ed export, con una contrazione del 27,3% rispetto ai primi sei mesi del 2012. Le rinfuse liquide sono diminuite del 17,0% a 2,2 milioni di tonnellate. Nel settore delle merci varie il traffico è stato pari a 3,5 milioni di tonnellate (-33,9%), di cui 882mila tonnellate di merci containerizzate (-14,5%) totalizzate movimentando 95.740 container teu (-29,7%) e 2,6 milioni di tonnellate di altre merci varie (+38,6%).
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- Nel solo mese di giugno 2013 il porto pugliese ha movimentato globalmente 2,7 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 12,1% rispetto a 3,0 milioni di tonnellate nel giugno 2012. Gli sbarchi sono ammontati a 1,7 milioni di tonnellate (-1,7%) e gli imbarchi a 993mila tonnellate (-25,5%). I volumi di rinfuse solide sono diminuiti dell'11,3% a 1,6 milioni di tonnellate e quelli di rinfuse liquide sono calati del 12,8% a 404mila tonnellate. Le merci varie si sono attestate a 708mila tonnellate (-13,4%), di cui 211mila tonnellate di merci containerizzate (+35,7%) con una movimentazione di 17.836 teu (-31,8%) e 497mila tonnellate di altre merci varie (-24,9%).
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- Intanto lunedì prossimo alle ore 10.00 a Taranto, nella sede dell'Associazione Magna Grecia Formazione, si terrà il seminario sul tema “Quale futuro per il porto di Taranto” organizzato dai due enti formativi tarantini Magna Grecia Formazione e Formare Puglia che hanno gestito dei corsi di formazione affidati dalla Provincia di Taranto nell'ambito del Por Puglia 2007-2013, Avviso TA/7/2012 Azione 13, denominati “Operatore edile polivalente portuale” e che hanno visto la partecipazione di ex lavoratori in mobilità della società Delta Uno.
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- Gli organizzatori hanno sottolineato che quello in programma lunedì sarà il primo momento di confronto e di discussione che si svolge sul territorio dopo le recenti vicende che hanno messo in allarme le istituzioni, gli operatori portuali ed i lavoratori del settore. Un momento in cui sarà possibile apprendere dalla voce diretta dei protagonisti quali sono gli obiettivi ed i programmi di sviluppo del porto di Taranto, scalo che sta registrando una forte emorragia di traffico.
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- Nel corso dell'incontro si porrà grande attenzione al corposo pacchetto di investimenti messi a disposizione dallo Stato che hanno l'unico obiettivo di rilanciare e potenziare il porto di Taranto. Quattrocento milioni di euro che serviranno essenzialmente per la realizzazione dei lavori di dragaggio, per consentire l'ormeggio alle grandi navi cinesi, per l'adeguamento e il potenziamento del Molo San Cataldo, per la realizzazione di una diga foranea a protezione dall'agitazione del moto ondoso e costruzione della Piastra portuale, per la vasca di colmata per il refluimento dei fanghi dragati, per l'installazione di almeno quattro gru, per il potenziamento e lo sviluppo dei collegamenti ferroviari cargo verso il Nord. Un potenziamento che servirà a far rimanere la struttura seconda in Europa per traffico merci solo a Rotterdam e che potrebbe creare opportunità occupazionali e imprenditoriali con una stima di migliaia di nuovi posti di lavoro.
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- Dopo i saluti di Luciana Danza e Angelo Lorusso, rispettivamente presidenti di Magna Grecia Formazione e Formare Puglia, sono previsti gli interventi di Raffaele Borgia, dirigente del Settore Formazione e Lavoro della Provincia di Taranto, Michele Conte, esperto del settore portuale, Cisberto Zaccheo, assessore alle Attività economiche e produttive del Comune di Taranto, e quindi le conclusioni di Sergio Prete, presidente dell'Autorità Portuale di Taranto. L'incontro, al quale è prevista la partecipazione delle rappresentanze imprenditoriali e dei lavoratori, sarà moderato dal giornalista Michele Tursi e prevede al termine la consegna degli attestati di specializzazione ai 40 corsisti che hanno frequentato le attività formative.
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