- Oggi, in occasione della riunione del Comitato Portuale, l'Autorità Portuale di Livorno ha annunciato che, nel quadro delle iniziative per garantire il rispetto delle regole in porto, ha deciso, dopo alcune verifiche, di adottare nei confronti di quattro società altrettanti provvedimenti di sospensione dell'autorizzazione allo svolgimento delle operazioni portuali. Si tratta del primo atto di questo tipo nei confronti di imprese del porto labronico che, anziché fare ricorso alla società di lavoro temporaneo ALP (Agenzia per il Lavoro in Porto) per integrare la propria organizzazione, preferiscono avvalersi di personale e mezzi di soggetti terzi.
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- «Vogliamo - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti - lanciare un segnale forte e chiaro: non possiamo tollerare alcun tipo di irregolarità. Per questo abbiamo proposto di sospendere, dopo azioni graduali di diffida, sei imprese». «Per il momento - ha precisato il segretario generale dell'ente portuale, Massimo Provinciali - si tratta solo di proposte di sanzione. Stiamo infatti aspettando che le società ci facciano pervenire, entro dieci giorni al massimo, le eventuali controdeduzioni di merito. Dopo di ché passeremo dalle parole ai fatti». «Non vogliamo danneggiare né le imprese né i lavoratori - ha concluso Gallanti - infatti adotteremo sospensioni simboliche. Ma sia ben chiaro che d'ora in poi utilizzeremo la mano pesante contro chiunque violi le regole».
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- Intanto, nel corso della riunione, il Comitato Portuale ha deliberato che il Molo Italia, lato sud, sino ad oggi usato in regime pubblico con riservato d'uso per la movimentazione dei prodotti forestali, venga assentito in concessione alla società Scotto & C Srl del gruppo Neri. L'Autorità Portuale ha ricordato che con tale decisione l'ente conta così di mettere un importante tassello nel puzzle della riorganizzazione del comparto della cellulosa, uno dei traffici più importanti per Livorno, da tempo punto di riferimento per le cartiere della Lucchesia. La concessione, che durerà sino al 31 dicembre 2024, permetterà alla Scotto di disporre di 18 mila metri quadri e dell'accosto 42/s prevalentemente per il carico e scarico di cellulosa e rotoli di carta.
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- Il Molo Italia, che fu inaugurato a settembre del 2008, ha una superficie complessiva di 55mila metri quadri e un chilometro di banchine; entro fine anno inizieranno anche i lavori per l'approfondimento dei fondali del lato nord che, stando a quanto previsto dal Piano Operativo Triennale, verrà destinato alla Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP) in funzione della delocalizzazione dalla concessione sull'Alto Fondale ( del 21 dicembre 2012).
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- Nella seduta odierna il Comitato Portuale ha dato inoltre il via libera alla ricapitalizzazione dell'Interporto di Guasticce. L'authority portuale ha infatti messo sul tavolo oltre un milione di euro, che rappresenta l'intera somma relativa alla propria quota di partecipazione all'interno della compagine societaria (5,6%). «L'investimento - ha dichiarato Gallanti - corrisponde ad un disegno programmatico coerente e ambizioso: quello di valorizzare un bene che auspichiamo possa un domani cambiare la propria funzione da interporto a retroporto. Se ciò avvenisse non saremmo nemmeno contrari a sottoscrivere una parte delle quote inoptate».
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- Sul fronte degli investimenti in partecipazioni l'Autorità Portuale di Livorno ha acquisito anche il 30% di Provincia Livorno Sviluppo (PLS) per 160mila euro. «La PLS - ha spiegato il segretario generale Provinciali - è una società che da tempo promuove iniziative in campo formativo ed opera come intermediario prezioso ai fini della realizzazione di progetti comunitari e nazionali. Riteniamo, quindi, sia opportuno per l'Autorità Portuale avvalersi direttamente delle competenze operative e del patrimonio di esperienze che Provincia Livorno Sviluppo è in grado di mettere in campo in settori che sono anche di nostra pertinenza. Non è escluso che un domani possano essere coinvolte all'interno della compagine societaria le altre due Autorità Portuali della Toscana: Piombino e Marina di Carrara».
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- Il Comitato Portuale ha dato anche mandato al presidente Gallanti di acquisire le aree portuali ubicate lungo la via Galvani che serviranno per il trasferimento del Terminal Calata Orlando (TCO). Da tempo l'authority portuale ha messo gli occhi su ottomila metri quadri della Paduletta, oggi di proprietà della Società Porto Industriale Livorno (SPIL), e quindi del Comune di Livorno che ne detiene il 61% del capitale, per trasferirvi le rinfuse solide. Infatti, sulla base delle previsioni del Piano Operativo Triennale, le aree che si affacciano sull'ultimo lotto della Sponda Est della Darsena Toscana (l'accosto 15D, con i suoi 200 metri lineari di banchina) dovranno accogliere il Terminal Calata Orlando. La delocalizzazione è funzionale al progetto di fare dell'Alto Fondale un grande terminal per le crociere.
- Oggi, inoltre, il Comitato Portuale ha certificato che il concessionario dell'approdo turistico nel porto mediceo sarà la Porta a Mare Spa, che ora è chiamata a formalizzare il progetto di dettaglio anche per quanto riguarda la gestione dei servizi alla nautica. La realizzazione della infrastruttura procederà per fasi coerenti con l'esigenza di delocalizzazione delle imbarcazioni oggi presenti nello specchio acqueo, esigenza che sarà tenuta nella dovuta considerazione sia dall'Autorità Portuale che dal concessionario.
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