- Nei giorni scorsi, in occasione di una riunione del Comitato Portuale di Trieste, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha proposto l'uscita dell'Autorità Portuale di Trieste dalla North Adriatic Ports Association (NAPA), l'associazione che vede a fianco dello scalo portuale della città giuliana i porti di Venezia, Koper e Rijeka. Riferendosi alle numerose dichiarazioni del presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, in merito al progetto presentato dall'ente portuale veneziano per la realizzazione di un terminal portuale offshore all'esterno della Laguna di Venezia, che è finanziato con 100 milioni di euro dal governo, la presidente della Regione ha chiesto «al Comitato Portuale di valutare l'uscita del porto di Trieste dal NAPA come - ha ricordato Debora Serracchiani - ha fatto qualche mese fa Ravenna».
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- Rispondendo alla richiesta della Serracchiani, la presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, ha detto che «affronterà il problema assieme ai porti di Koper e Rijeka, con i quali esiste un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione e con i quali valuterà i comportamenti dell'Autorità Portuale di Venezia».
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- Nel corso della riunione il Comitato Portuale di Trieste ha assunto alcune deliberazioni tra cui quella di assentire alla Teseco Spa la concessione demaniale marittima della durata di 60 anni di aree per complessivi 60.332 metri quadri presso la Valle delle Noghere allo scopo di realizzare un terminal ro-ro in misura prevalente e multipurpose, dopo aver effettuato gli interventi di bonifica, infrastrutturazione e banchinamento. L'Autorità Portuale ha precisato che sul progetto dovranno peraltro essere acquisiti alcuni ulteriori pareri, autorizzazioni e nulla osta di enti e amministrazioni competenti, e che questo aspetto è stato particolarmente sottolineato dal sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, per quanto concerne la risoluzione del contenzioso derivante dall'accordo di programma del 2005, ormai scaduto da tempo e non ancora rinnovato.
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- Inoltre il Comitato Portuale ha approvato anche le valutazioni rese lo scorso 2 luglio dalla Commissione istituita dal presidente dell'Autorità Portuale, Marina Monassi, per formulare, come da decreto ministeriale, una definizione delle proposte di sviluppo, che «non ritiene né utile né percorribile la rideterminazione del Piano Regolatore Portuale di Trieste per renderlo compatibile con l'impianto di rigassificazione proposto dalla Società Gas Natural. La Commissione è del parere che, rispetto a quanto richiesto dall'art. 2 del decreto interministeriale, non si possa provvedere alla rideterminazione delle previsioni di sviluppo espresse dal Piano Regolatore del Porto di Trieste senza arrecare grave nocumento allo sviluppo dei traffici e del porto medesimo. La Commissione ritiene incompatibile ogni altra localizzazione del terminale GNL di rigassificazione all'interno dell'ambito portuale di Trieste, per gli stessi motivi e le stesse criticità già evidenziate dal caso dell'impianto localizzato a Zaule».
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