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CNA-Fita, sul rimborso delle accise tolleranza zero
Uggè (FAI-Conftrasporto): se il governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell'autotrasporto ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo
22 ottobre 2013
CNA-Fita ha lanciato un allarme per la possibile carenza di fondi destinati al rimborso delle accise. «Nella legge di stabilità - ha spiegato l'associazione - il governo ha rivisto in base alle richieste effettive il tiraggio dei fondi destinati al rimborso delle accise, un'operazione apparentemente innocua ma che potrebbe pregiudicare l'autotrasporto là dove i consumi dovessero riprendere. Se poi malauguratamente si dovesse procedere con nuovi aumenti delle accise - ha rilevato CNA-Fita - l'attuale consistenza dei fondi in base alle nuove disposizioni contenute nella legge di stabilità sarebbe insufficiente e automaticamente si dovrebbe procedere con la ripartizione degli stessi».
«Nelle attuali condizioni economiche e con il gasolio più caro d'Europa - ha evidenziato inoltre l'associazione - l'autotrasporto non tollererebbe una simile decurtazione, rispetto ad un rimborso che non riesce neppure a calmierare un prezzo alla pompa fuori mercato e con la tassazione tra le più alte nell'Unione Europea. Anche per questo CNA-Fita richiede al governo Letta e al ministro Lupi rassicurazioni che il rimborso delle accise non venga diminuito e richiede un impegno affinché in tempi certi e brevi si possa ristabilire l'accisa mobile, garantendo sul mercato che l'aumento indiscriminato della tassazione dei carburanti non ecceda le reali necessità di bilancio dello Stato. La CNA-Fita sul caro carburante non tollererà passi falsi».
«Il governo - ha concluso Cinzia Franchini presidente nazionale di CNA-Fita - deve capire che sul gasolio la categoria non può concedere alcunché e che se non si daranno rassicurazioni valide il fermo diventerà la naturale conclusione. Non si potrà dire che non l'avevamo detto e per questo lo ribadiamo con forza: sul gasolio e sul rimborso accise tolleranza zero. Su tutto il resto siamo disponibili al dialogo, fermo restando che anche sui fondi destinati alla categoria vi sono dei punti fermi come i rimborsi forfettari, quelli Inail e quelli del Sistema sanitario nazionale. Tutti fondi che arrivano alle imprese direttamente, senza filtri, e senza dover attendere anni».
Anche FAI-Conftrasporto teme una stangata sulle accise sui carburanti e denuncia che, con l'introduzione nel decreto di stabilità di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, il governo si prepara a ridurre il recupero dell'accisa sui carburanti del 25%. «Proprio in questi giorni - ha ricordato la Federazione Autotrasportatori Italiani - abbiamo commentato le possibili decisioni della Commissione Europea sull'accise dei carburanti, fornendo esattamente quale è la norma vigente. Nel commentare le misure anticipate relative alla legge di stabilità avevamo volutamente e prudentemente utilizzato il condizionale, sapendo per esperienza quanto le decisioni del Consiglio dei ministri vengano poi “aggiustate e completate” nella fase definitiva di scrittura. L'ultima versione della suddetta legge, della quale siamo entrati in possesso solo oggi (ieri, ndr), prevede un intervento che riduce il recupero dell'accisa alle imprese di trasporto. La norma rinvia al decreto del presidente del Consiglio dei ministri la percentuale di riduzione, anche se già stabilisce che, qualora tale decreto non fosse emanato, la percentuale di riduzione è fissata al 25%» Sottolineando che si tratta di una decisione grave, FAI-Conftrasporto ha evidenziato che a tale prospettiva dovrà essere data una risposta dopo l'incontro di oggi che si terrà al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Non è accettabile, infatti - ha spiegato la Federazione - che da un lato non si emanino misure di carattere amministrativo per rendere applicabili le norme in vigore e dall'altro si decidano unilateralmente riduzioni sul recupero degli aumenti di accisa che, una volta applicati, ridurranno la competitività delle nostre imprese».
«Se il governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell'autotrasporto - ha dichiarato il presidente di FAI-Conftrasporto, Paolo Uggè - ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo: la decisione di tagliare il recupero dell'accisa sui carburanti non potrà infatti che avere una risposta immediata e decisa e ognuno dovrà assumersi poi le proprie responsabilità in caso di un fermo nazionale dell'autotrasporto. Un fermo che le associazioni di categoria potrebbero essere costrette a proclamare di fronte a questo ennesimo schiaffo. Il governo Letta evidentemente pensa di poter fare liberamente quello che neppure il governo dei tecnici ha osato fare, ma sta compiendo un clamoroso errore».
«È semplicemente incredibile - ha concluso Uggè - che da un lato non si riesca a comprendere che basterebbe approvare semplicissime norme amministrative (lo sportello doganale unico, la cancellazione dall'Albo delle imprese di circa 50mila realtà che non possiedono i requisiti, i controlli mirati per colpire gli evasori) per aumentare automaticamente le entrate per le casse dello Stato e dall'altro si possano approvare soluzioni in grado solamente di generare un ulteriore decremento della produttività del sistema Paese. La tragica verità è che siamo di fronte a decisioni improvvisate, che neppure il peggior amministratore di condominio potrebbe immaginare. Il governo sappia però che imboccando questa strada si assumerà un carico di pesantissime responsabilità di cui dovrà rispondere a tutto il Paese».
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