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Incontro in Confitarma con il presidente dell'IACS e il segretario generale dell'ICS
Messina: lo shipping italiano, salvo rari casi, «ha affrontato e sta affrontando la crisi in maniera egregia»
21 gennaio 2014
Oggi nella sede della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) a Roma i rappresentanti dell'associazione armatoriale hanno incontrato Roberto Cazzulo, presidente dell'IACS (International Association of Classification Societies), l'associazione internazionale che raggruppa gli enti di classificazione navale, e Peter Hinchliffe, segretario generale dell'ICS (International Chamber of Shipping), la principale associazione internazionale dell'industria del trasporto marittimo, che rappresenta oltre l'80% della flotta mercantile mondiale. Per Confitarma alla riunione, incentrata sui temi della sicurezza della navigazione, della protezione dell'ambiente, delle nuove costruzioni e delle nuove tecnologie, della sostenibilità, dell'utilizzo del gas naturale liquefatto e delle emissioni, hanno partecipato Stefano Messina, presidente della Commissione Relazioni Industriali, e Giuseppe Mauro Rizzo, presidente della Commissione Gestione Tecnica Navi, nonché numerosi armatori oltre al comandante Giuseppe Famà, intervenuto in rappresentanza dell'ammiraglio Felicio Angrisano, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Dopo aver ricordato l'importante ruolo che IACS e ICS giocano nel panorama marittimo mondiale, Stefano Messina ha rilevato che «viviamo in un'epoca caratterizzata da evoluzioni molto più veloci di quelle a cui eravamo abituati fino a qualche anno fa e - ha aggiunto - dato che la globalizzazione ha in un certo senso accelerato certi processi, dobbiamo essere consci dell'esigenza di essere preparati ad affrontare nuove situazioni ed essere molto più in relazione con tutti gli anelli del processo decisionale». Messina ha sottolineato che lo shipping italiano, pur gravato da un'eccessiva burocrazia, fattore di debolezza competitiva soprattutto in un mercato che risponde a logiche che vanno oltre quelle nazionali, salvo rari casi «ha affrontato e sta affrontando la crisi in maniera egregia: possiamo contare - ha concluso - su una flotta che consente di guardare con maggior ottimismo al futuro».
«Lo shipping - ha dichiarato Peter Hinchliffe - è un'importante industria internazionale, la cui efficienza dipende in gran parte dall'uniformità di un quadro normativo globale. È quindi fondamentale che le norme che regolano materie come la sicurezza, la tutela dell'ambiente e le responsabilità, siano applicate a tutte le navi del mondo indipendentemente dall'area geografica in un cui esse navigano. L'unica alternativa sarebbe il caos. Per questo è così importante che i protagonisti dello shipping mondiale condividano le loro informazioni e le loro esperienze a tutti i livelli per poter dare un contributo concreto nelle sedi deputate a creare le norme che regolamentano i numerosi aspetti del trasporto marittimo».
Da parte sua Roberto Cazzulo, che dal luglio scorso è alla guida dell'IACS che oggi classifica oltre il 90% della flotta mondiale, ha puntualizzato che, nell'assumere la presidenza dell'IACS, tra i principali obiettivi strategici che si è impegnato a raggiungere «vi è quello imprescindibile di essere quotidianamente al fianco dell'industria marittima per poterne essere interpreti in sede internazionale e contribuire a creare condizioni normative che permettano di essere competitivi tenendo conto di tutti i requisiti di sicurezza, che resta e sarà sempre la nostra priorità».
Giuseppe Mauro Rizzo ha evidenziato che uno dei principali obiettivi che gli organismi internazionali e le amministrazioni di bandiera devono raggiungere è quello di ridurre drasticamente la presenza nei mercati marittimi di navi sub standard e vecchie ancora troppo numerose. «Da questo punto di vista - ha proseguito - sono orgoglioso di poter affermare che l'Italia oggi si pone in una importante posizione nel contesto dello shipping mondiale, non solo per la consistenza della sua flotta mercantile, ma anche e soprattutto perché le nostre navi sono giovani, sempre più avanzate ed ecologiche. È indubbio che, all'interno di un settore come lo shipping fondamentale fattore per l'economia globale per la sua capacità di creare occupazione e investimenti, lo scambio di esperienze tra i principali protagonisti del mondo marittimo sia di grande vantaggio per tutti nell'affrontare le sfide dettate dal progresso tecnologico e dai mercati».
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