- Nel 2013 il porto di Ravenna ha stabilito il proprio nuovo record annuale di movimentazione dei container avendo totalizzato un traffico pari a 226.760 teu, con un incremento del +8,9% rispetto al 2012. Il precedente record era stato registrato nel 2011 con 215.336 teu.
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- Complessivamente nel 2013 il porto italiano ha movimentato 22,5 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del +4,5% rispetto a 21,5 milioni di tonnellate nell'anno precedente. Gli sbarchi sono stati pari a 19,1 milioni di tonnellate (+4,1%), mentre gli imbarchi sono ammontati a 3,4 milioni di tonnellate (+8,9%).
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- Lo scorso anno l'incremento più accentuato è stato registrato nel settore delle merci varie, che ha concluso il 2013 con un totale di 8,2 milioni di tonnellate (+15,5%), di cui 2,5 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+8,2%), 1,2 milioni di tonnellate di carichi ro-ro (+98,8%) e 4,6 milioni di tonnellate di altre merci varie (+8,1%). L'Autorità Portuale di Ravenna ha precisato che nel segmento dei container l'aumento è stato pari a 11.786 teu per i pieni (+7,7%) e a 6.822 teu per i vuoti (+12,5%) e che ottimo è stato anche il dato della movimentazione trailer: nel 2013 sulla linea Ravenna-Catania il traffico CIN/Tirrenia e Grimaldi è stato complessivamente di 42.542 pezzi contro i 25.405 dello scorso anno (+67,5%) a cui si aggiungono quelli della tratta Ravenna-Brindisi, che sono stati 10.678 contro i 404 dello scorso anno. «Si tenga anche in considerazione - ha evidenziato l'ente portuale - il fatto che alla linea Ravenna-Catania-Brindisi della Grimaldi, iniziata a novembre 2012, nel dicembre scorso si è affiancato il nuovo servizio Grimaldi ro-pax bisettimanale tra Italia e Grecia che collega i porti di Ravenna a Igoumenitsa e Patrasso e che si stima possa nell'arco del 2014, a regime, movimentare complessivamente tra i 10.000 ed i 15.000 pezzi. Inoltre è significativo il numero di passeggeri che utilizza già tale servizio e che, ragionevolmente, è destinato ad aumentare in maniera considerevole, durante la stagione estiva. In totale il numero dei trailer del 2013 è stato di 54.359 pezzi, quasi il doppio rispetto ai 26.259 dello scorso anno (+107%). Molto buono anche il risultato per il traffico di nuove autovetture, che con 24.935 pezzi, ha registrato un incremento del 60,9 %».
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- Lo scorso anno nel comparto delle rinfuse solide il traffico è stato di 9,8 milioni di tonnellate (+0,8%), di cui 2,4 milioni di tonnellate di derrate alimentari e mangimi (+1,8%), 4,3 milioni di tonnellate di minerali, cementi e calci (-0,6%), 1,4 milioni di tonnellate di cereali (+20,5%), 1,4 milioni di tonnellate di fertilizzanti (-2,8%) e 204mila tonnellate di carbone (-40,3%).
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- Le rinfuse liquide si sono attestate a 4,4 milioni di tonnellate, con una flessione del -3,6% sul 2012. I prodotti raffinati hanno mostrato un calo del -0,6% a 1,8 milioni di tonnellate. In diminuzione anche i prodotti chimici con 1,0 milioni di tonnellate (-13,4%) e il petrolio grezzo con 88mila tonnellate (-47,3%), mentre sono aumentati i volumi di gas liquefatti e delle altre rinfuse liquide, saliti rispettivamente del +4,0% e del +6,4% a 470mila e 989mila tonnellate.
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- Lo scorso anno il traffico dei crocieristi è diminuito del -6,5% scendendo a 94mila unità, di cui 19mila come home port (-48,7%) e 75mila in transito (+17,7%). L'ente portuale di Ravenna ha sottolineato che nel 2013 l'obiettivo dei 100mila crocieristi non è stato raggiunto a causa delle eccezionali condizioni meteomarine negative che hanno afflitto l'alto Adriatico a fine novembre causando la cancellazione di due scali di navi di grandi dimensioni. «Nel 2014 - ha osservato l'Autorità Portuale - il traffico crocieristico dipenderà dalle scelte strategiche dei carrier mondiali di settore, tra i quali Royal Caribbean, principale operatore del terminal, con il quale l'Autorità Portuale ed il concessionario Ravenna Terminal Passeggeri si incontreranno a marzo a Miami».
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- Nel solo mese di dicembre 2013 il porto ravennate ha movimentato oltre 1,9 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +16,0% rispetto a dicembre 2012.
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- «I risultati del traffico 2013, in una situazione economica del Paese ancora complessivamente molto critica, - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - confermano che il porto di Ravenna continua ad essere leader nella movimentazione di alcune tipologie di merci ed esprime importanti potenzialità, che si stanno manifestando, anche per altre tipologie di traffico. In questo contesto la realizzazione del grande progetto dell'“Hub portuale di Ravenna”, con il potenziamento ed adeguamento delle banchine e l'approfondimento dei fondali del porto (per una spesa complessiva - già finanziata - di circa 200 milioni di euro), non potrà che migliorare la situazione attuale».
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- «Tutto ciò premesso - ha concluso Di Marco riferendosi all'ipotesi della costituzione di nuovi distretti portuali avanzata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi - l'Autorità Portuale di Ravenna non teme alcuna riforma market-driven - anzi da tempo la chiede sia ad Assoporti che ai ministeri competenti - e conferma la propria assoluta centralità per il traffico merci dell'Adriatico».
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- Partecipando stamani alla riunione del Comitato Portuale il vice sindaco di Ravenna con delega al porto, Giannantonio Mingozzi, che ha espresso condivisione rispetto alle valutazioni del presidente Di Marco sull'ipotesi di riforma legislativa sui porti, ha sottolineato che «ogni proposta di riforma e di nuovi accorpamenti portuali fin qui conosciuta ma mai ufficializzata, considera il porto di Ravenna un problema perché è l'unico porto che cresce in Italia. Infatti - ha rimarcato Mingozzi - il traffico a consuntivo 2013 registra un aumento del 4% e non solo nel settore dei container ma anche in tutti gli altri. Oggi siamo il settimo porto italiano e se considerassimo il nostro volume commerciale e di movimentazione, tolta la parte petrolifera, saremmo il quarto porto italiano; questo obiettivo è stato raggiunto in pochi anni e quei 23 milioni di tonnellate di merci movimentate nel 2013 danno fastidio anzitutto ai nostri concorrenti nell'Adriatico a partire da Venezia per arrivare ad Ancona».
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- «Sono convinto - ha proseguito il vice sindaco - che le proposte di nuovi distretti portuali suggerite dal ministro Lupi nascano proprio da questa capacità concorrenziale e innovativa che Ravenna dimostra. Siamo l'Autorità Portuale che ha il miglior equilibrio di gestione a fronte della percentuale di costo del personale più bassa di tutte le 28 Autorità Portuali; siamo tra i pochi hub portuali con capacità di sviluppo in aree non ancora utilizzate. Puntiamo a nuovi terminal container e a nuovi servizi grazie all'impegno degli operatori privati e soprattutto a una penetrazione commerciale e logistica che porta valore aggiunto alle nostre attività. Le vere emergenze - ha rilevato Mingozzi - non sono quelle di ridimensionare Ravenna con fantomatiche strategie di accorpamento di porti italiani, ma occorre mettere in campo normative efficaci, ad esempio sui tempi dei dragaggi, con la semplificazione delle procedure di legge, aumentare l'efficienza della movimentazione delle merci in porto, difendere i nostri porti del medio e alto Adriatico nei riguardi di porti sloveni e croati, affidare una effettiva autonomia finanziaria alle Autorità Portuali che non sia basata solo sull'Iva come avviene oggi. Per tutti questi motivi il Comune di Ravenna è in prima linea per difendere l'identità e il ruolo che negli anni l'Autorità Portuale ha guadagnato e vuole continuare a esercitare nel pieno rispetto delle regole del mercato e a sostegno dell'economia di tutta una regione».
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