- Venezia Terminal Passeggeri (VTP), la società controllata dall'Autorità Portuale di Venezia che gestisce i terminal passeggeri del porto veneziano ed partecipa ad attività terminalistiche in altri porti italiani sia nel segmento dei passeggeri che in quello della nautica da diporto, ha commissionato a Community Media Research un'indagine per analizzare il sentiment e le percezioni della popolazione veneziana e veneta sul tema del passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco, sondaggio che è stato realizzato lo scorso febbraio intervistando telefonicamente o via web 1.314 residenti a Venezia o nel Veneto.
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- Venezia Terminal Passeggeri ha reso noto che dall'indagine «emerge chiaramente come la maggior parte della popolazione non sia a conoscenza della questione reale, tranne che per gli aspetti legati agli obblighi della sicurezza». Con riferimento al grado di informazione sul tema del transito delle grandi navi in Bacino San Marco a Venezia l'indagine spiega che «la maggioranza (53,3%) dichiara di avere un'informazione generale sul tema, soprattutto fra quanti vivono nelle altre province del Veneto (58,2%)», «circa un quinto (22,6%) ha seguito la discussione in modo dettagliato, in particolare chi abita a Venezia Centro Storico (34,3%)» e «nel complesso il 24,2% non ha sentito parlare dell'argomento (4,2%) oppure non era interessato (8,8%) o, ancora, non ha avuto tempo per informarsi (11,2%), soprattutto fra quanti vivono negli altri comuni della provincia di Venezia e del resto Veneto».
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- «Il panel dei rispondenti - ha spiegato l'azienda - pensa che le grandi navi siano un'opportunità per l'economia e il lavoro: la maggioranza (il 49,8%) ritiene, infatti, che le attività del porto producano occupazione e opportunità economiche. Un quinto (il 22,7%) si colloca a mezza via fra le opportunità e i danni generati dalle attività portuali, mentre poco meno di un quarto degli interpellati (il 23,1%) sottolinea, invece, come esse costituiscano un danno all'ambiente e al territorio, in particolare fra quanti vivono fuori Venezia».
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- Un grafico del rapporto di Community Media Research che schematizza le “rappresentazioni (molto+moltissimo; %)” delle grandi navi a Venezia presenta le seguenti percentuali: opportunità economica e di lavoro 78,5; troppo grandi 78,1; inquinanti 65,4; dannose 55,3; pericolose 52,2; divertenti 50,2; rilassanti 47,3; opportunità culturale 40,9.
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- Venezia Terminal Passeggeri ha rilevato che «alla richiesta di specificare quali siano i reali problemi per la città di Venezia, la popolazione veneta indica al primo posto la questione della bonifica delle aree industriali di Marghera (secondo il 43% del campione). Il passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco viene al quinto posto tra i problemi più sentiti (secondo il 22,5% della popolazione), dopo la promozione dell'artigianato locale (per il 28,1%), il restauro dei beni artistici (il 27,5%) e la gestione dei flussi turistici (il 27,4%)».
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- Inoltre VTP ha spiegato che, «interrogata sul grado di informazione sul tema delle grandi navi a Venezia, circa un quinto della popolazione veneta (il 22,6%) dichiara di aver seguito la discussione in modo dettagliato, in particolare chi abita a Venezia Centro Storico (34,3%). La maggioranza (53,3%) ammette di avere un'infarinatura generale sul tema, mentre il 24,2% non ha sentito parlare dell'argomento. Il principale canale di informazione è la televisione (48,8%), ma chi abita nel Centro Storico di Venezia predilige la lettura dei quotidiani (il 42,9%). Più marginali risultano le altre forme di informazione, tra i quali i social network (7,4%) in particolare».
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- «Il 50% della popolazione veneta - ha rilevato ancora VTP - si dichiara sostanzialmente positiva rispetto alla questione del passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco. Solo il 27% risulta essere oppositore convinto».
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- Infine l'indagine evidenzia che «nel caso in cui le grandi navi non arrivassero più a Venezia, le ricadute più evidenti secondo la popolazione veneziana e veneta si avvertirebbero sul fronte occupazionale ed economico, in particolare sui lavoratori del porto, sulle imprese collegate all'attività portuale e sulle imprese collegate al turismo».
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