- Il porto di Savona è in missione in Cina, dove partecipa alla fiera Transport Logistic China in svolgimento a Shanghai, per presentare il proprio sistema portuale. Partendo dalla considerazione che il sistema portuale del Nord Tirreno, da Savona a Livorno passando per Genova e La Spezia, è la via più facile, economica ed ecologica per raggiungere i mercati del centro Europa, Savona ha portato all'attenzione degli operatori marittimi cinesi e delle loro associazioni di spedizionieri la nuova piattaforma multipurpose in costruzione a Vado Ligure, dove dal 2017 potranno attraccare le grandi navi portacontainer di capacità fino a 18.000 teu, che avrà una capacità di traffico annua di 800mila teu e sarà gestita dalla società APM Terminals del gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk.
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- «Savona - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Gian Luigi Miazza - si sta costruendo il futuro con il progetto della piattaforma multipurpose di Vado Ligure. Valorizzeremo gli alti fondali che consentono l'accesso alla grandi navi e la posizione geografica, completando il sistema ligure per arrivare a competere con gli scali europei del Nord».
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- In occasione della missione in Cina, con l'obiettivo di verificare l'attività di un terminal molto simile a quello in fase di costruzione a Vado Ligure, l'Autorità Portuale di Savona ha visitato il Shanghai East Container Terminal (SECT) del porto di Shanghai, che è gestito in joint venture da Shanghai International Port Group (il più grande operatore cinese statale) e dalla APM Terminals. Pur con numeri diversi - ha rilevato l'ente portuale ligure - la struttura realizzata nel porto di Shanghai ricorda quella progettata per la rada di Vado: quattro le banchine, lunghe circa 1.250 metri per navi di quarta e quinta generazione (grandi carriers), con fondali che arrivano a 14 metri e un'area terminalistica di 155 ettari.
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- «È stato particolarmente interessante - ha spiegato Miazza - vedere in maniera diretta come vengono svolte le operazioni portuali e quali attrezzature sono impiegate. Ora stanno operando con 14 gru di banchina, 40 gru per la movimentazione su piazzale RTG di ultima generazione e otto E-RTG elettriche con l'obiettivo strategico per l'azienda APM Terminals di ridurre continuamente l'impatto ambientale. Ricordo - ha precisato Miazza - che a Vado ne sono previste sei gru di banchina e 24 RMG elettriche, semi-automatiche».
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