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Joint venture Wärstilä Corporation - China State Shipbuilding Corporation nel settore dei motori a due tempi
Nella nuova società, partecipata rispettivamente al 30% e 70%, confluiranno le attività in questo segmento di mercato del gruppo finlandese. Wärstilä chiude il secondo trimestre con un utile ante imposte di 109 milioni di euro (+5%)
18 luglio 2014
Il gruppo finlandese Wärstilä Corporation e il gruppo cinese China State Shipbuilding Corporation (CSSC) hanno siglato un accordo per costituire una joint venture partecipata rispettivamente al 30% e al 70% in cui confluiranno le attività del gruppo nordeuropeo nel settore dei motori a due tempi.
La nuova società, che per conto di CSSC sarà partecipata dalla filiale CSSC Investment and Development Co., si occuperà di sviluppo tecnologico nonché delle attività di marketing, di vendita e di servizio (queste ultime continueranno ad essere sotto la responsabilità di Wärstilä Services). Il valore della transazione, che si prevede sarà portata a termine nel primo trimestre del prossimo anno, ammonta a circa 46 milioni di euro.
La joint venture avrà sede legale in Svizzera e il suo quartier generale sarà insediato a Winterthur negli uffici che attualmente ospitano la sede della divisione dei motori a due tempi di Wärtsilä.
Wärstilä Corporation e China State Shipbuilding Corporation hanno spiegato che l'obiettivo della partnership è di mettere assieme i punti di forza dei due partner, che sono entrambe aziende di primo piano dell'industria dello shipping. In particolare, CSSC, che è il principale gruppo navalmeccanico della Cina, accelererà la propria crescita nei più importanti mercati asiatici mantenendo nel contempo il proprio primario ruolo nell'ambito dell'industria marittima internazionale, mentre Wärstilä rafforzerà la propria posizione nel segmento della tecnologia a due tempi nel mercato dei motori marini.
«Abbiamo ottimamente collaborato con CSSC per molti anni - ha dichiarato il senior executive vice president Ship Power di Wärstilä, Jaakko Eskola - e siamo convinti che unendo le forze possiamo soddisfare in modo migliore le esigenze dei nostri clienti globali. CSSC condivide la nostra visione per il futuro del mercato dei motori marini a due tempi e riteniamo che questo accordo andrà a beneficio di entrambe le parti così come dell'intero settore dello shipping. Aumentando il volume delle vendite di motori Wärstilä a due tempi - ha spiegato Eskola - lo sviluppo del prodotto potrà essere accelerato e nuove complesse soluzioni per i motori potranno essere introdotte sul mercato più rapidamente rispetto a prima».
«Siamo molto lieti - ha confermato il vice presidente di China State Shipbuilding Corporation, Wu Qiang - che questo accordo sia stato siglato e siamo ansiosi di lavorare a stretto contatto con Wärstilä in questa iniziativa di joint venture. Wärstilä - ha sottolineato Qiang - è un'azienda che ammiriamo come leader tecnologico e come un fornitore che, con i suoi prodotti di alta qualità, ha offerto benefici economici e ambientali agli armatori e agli operatori».
Intanto il gruppo finlandese ha chiuso il secondo trimestre di quest'anno con una crescita dei risultati economici a fronte di una lieve flessione del volume d'affari: il periodo è stato archiviato con un utile ante imposte ed un utile operativo pari rispettivamente a 109 milioni e 122 milioni di euro, con incrementi del +5% e del +10% sul periodo aprile-giugno del 2013. Il fatturato netto si è attestato a 1,13 miliardi di euro (-2%). Nel secondo trimestre del 2014 il gruppo ha incamerato nuovi ordini per un totale di 1,16 miliardi di euro (+9%). La sola divisione Ship Power, che si occupa della progettazione, realizzazione e manutenzione di motori marini e di altri equipaggiamenti per l'industria dello shipping, ha registrato nuovi ordini per 409 milioni di euro (+6%) e un fatturato netto di 431 milioni di euro (+35%).
Nel primo semestre del 2014 Wärstilä ha totalizzato un fatturato netto di 2,14 miliardi di euro, con un incremento del +5% rispetto a 2,03 miliardi di euro nella prima metà dello scorso anno. L'utile operativo è stato di 212 milioni di euro (+17%) e l'utile ante imposte di 190 milioni di euro (-5%). Nei primi sei mesi del 2014 il gruppo ha incamerato nuovi ordini per 2,30 miliardi di euro (-5%), di cui 875 milioni di euro da parte della sola divisione di propulsione navale (+6%). Il valore dell'orderbook del gruppo al 30 giugno scorso era pari a 4,55 miliardi di euro, in calo del -4% rispetto al 30 giugno 2013, e quello della sola divisione Ship Power era pari a 2,37 miliardi di euro (+3%).
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