- Trasportounito esorta le imprese di autotrasporto a non versare i contributi per sostenere l'Albo degli Autotrasportatori. «Basta alle tasse e ai balzelli - ha denunciato il segretario generale dell'associazione sindacale, Maurizio Longo - per sostenere enti inutili e affossare le aziende che lavorano». Longo ha sottolineato che l'Albo «impone ogni anno ad aziende di un settore come quello dell'autotrasporto, che viaggia sotto i livelli minimi di sopravvivenza, un onere aggiuntivo e anacronistico di otto milioni di euro all'anno» ed ha quindi lanciato un appello agli autotrasportatori, sia a quelli aderenti all'associazione sia a quelli che si richiamano ad altre associazioni che hanno espresso in questi giorni forti perplessità proprio rispetto al pagamento di balzelli per tenere in vita l'Albo nazionale dell'autotrasporto.
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- Secondo Trasportounito, l'entrata in funzione del Registro Elettronico Nazionale (REN), unico soggetto riconosciuto dall'Unione Europea, «ha messo a nudo la totale inutilità dell'Albo e l'arbitrarietà con la quale si continua a tassare la categoria per mantenere in vita un organismo in decadimento che non è neppure più dotato di un suo portale web e si avvale di un portale esterno (quello dell'automobilista) per fornire informazioni datate e inaffidabili. Un organismo - ha evidenziato l'associazione - sulla cui qualità delle spese sarebbe necessario urgentemente comprendere le modalità operative, le scelte e gli affidamenti».
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- «È il momento - ha concluso Longo - di dare una risposta decisa: l'autotrasporto non pagherà i contributi 2015 per sostenere l'Albo confermando indirettamente la via tracciata dalla presidenza del Consiglio, ovvero quella di una spending review che, da un lato, liberi le imprese da oneri impropri e, dall'altro, acceleri il processo di liquidazione degli enti inutili».
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