- Oggi la Capitaneria di Porto e l'Autorità Portuale di Genova hanno siglato un accordo di collaborazione che esplicita in modo specifico alcuni elementi del processo di integrazione, anche e soprattutto tecnologica, tra le diverse amministrazioni che operano in ambito portuale, processo che ha visto la definitiva attuazione delle procedure telematiche di sdoganamento in mare delle merci, il cosiddetto preclearing, possibile grazie al collegamento telematico instaurato attraverso il sistema PMIS (Port Managment Information System) gestito dalla Capitaneria di Porto con l'Ufficio delle Dogane e tra breve anche con la Sanità Marittima, che consente una notevole riduzione dei tempi di sosta delle merci in banchina. Se nella sua architettura il PMIS si rivolge prevalentemente al “ciclo mare” della nave e del carico, il preclearing si rivolge prevalentemente al “ciclo banchina” delle merci, in modo da rendere sempre più veloce e sicuro il loro transito in porto e verso la loro destinazione finale.
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- Capitaneria di Porto e l'Autorità Portuale hanno evidenziato come l'accordo di collaborazione dimostri l'impegno a completare già nei primi mesi del prossimo anno una consistente attuazione della direttiva europea 2010/65 relativa alla semplificazione delle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e in partenza dai porti degli Stati nembri, cosa che consentirà di incidere ulteriormente su tempi di transito e di stazionamento della merce in porto. Anche se l'entrata in vigore di questa direttiva europea è prevista per il mese di giugno dell'anno prossimo, per ciò che riguarda il porto di Genova, Capitaneria di Porto ed Autorità Portuale hanno spiegato che intendono comunque dare un segnale molto chiaro in questo senso, ben sapendo che non viene in discussione un mero adempimento burocratico, ma un ulteriore segnale e certificazione della affidabilità ed efficienza delle rispettive strutture.
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