Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:39 GMT+1
ECSA, FEPORT e WSC, è prioritario fornire informazioni alle compagnie sulle nuove formalità di dichiarazione delle navi in arrivo o partenza dai porti UE
La direttiva 2010/65 - sottolineano le tre associazioni - «non può essere attuata senza imporre un costo netto a carico proprio del settore che la direttiva intende sostenere»
2 marzo 2015
L'European Community Shipowners' Associations (ECSA), la Federation of European Private Port Operators (FEPORT) e il World Shipping Council (WSC) hanno ribadito in una nota congiunta le proprie preoccupazioni relative all'implementazione entro il prossimo 1° giugno delle disposizioni della direttiva 2010/65 sulle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo o in partenza dai porti dell'Unione Europea in base alle quali a partire da tale data gli Stati dell'UE dovranno accettare l'adempimento delle formalità di dichiarazione in formato elettronico (tramite i formulari FAL) e la loro trasmissione attraverso un'interfaccia unica, mentre gli atti in formato cartaceo potranno essere accettati sono fino al 1° giugno 2015.
L'associazione armatoriale europea ECSA, l'associazione dei terminalisti portuali europei FEPORT e l'associazione delle compagnie armatoriali che operano servizi containerizzati di linea WSC hanno sottolineato di continuare ad essere convinte che «la direttiva non può essere attuata senza imporre un costo netto a carico proprio del settore che la direttiva intende sostenere».
ECSA, FEPORT e WSC, ricordando di aver ripetutamente chiesto informazioni sullo stato di attuazione della direttiva nei diversi Stati membri, hanno espresso rammarico perché queste richieste sono rimaste in gran parte senza risposta e ciò non consente alle società del settore di disporre delle informazioni indispensabili per adattarsi alla molteplicità di nuovi requisiti operativi ed informatici da soddisfare a partire dal prossimo 1° giugno. «Ciò - hanno rilevato le tre associazioni - può avere un impatto pratico negativo sui transit time delle navi».
«Inoltre - hanno osservato ancora ECSA, FEPORT e WSC - anche se tutte le informazioni fossero rese disponibili oggi, incluse le specifiche tecniche complete delle National Single Window e le linee guida di implementazione del messaggio, è del tutto irragionevole aspettarsi che il settore possa attuare tutti i preparativi necessari con un così breve preavviso senza incorrere in costi irragionevoli e disagi. Occorrono pertanto misure adeguate per garantire il buon proseguimento degli scambi commerciali».
Quindi ECSA, FEPORT e WSC, a nome dei rispettivi associati, hanno esortato gli Stati dell'UE «a mantenere attivi dopo il 1 ° giugno 2015 i loro attuali sistemi per le formalità di dichiarazione, in parallelo con le nuove interfacce uniche. Ciò - hanno evidenziato - è essenziale per evitare di interrompere i traffici marittimi in Europa causando un danno economico. Prendiamo atto - hanno precisato le tre associazioni - che non vi è alcuna disposizione di legge nella direttiva che vieti questa linea di condotta».
Inoltre ECSA, FEPORT e WSC hanno rinnovato la loro richiesta alla Commissione e agli Stati membri affinché forniscano nel più breve tempo possibile «un elenco completo dei contatti delle persone e degli indirizzi dei siti web che il settore può utilizzare per ottenere il supporto e le informazioni necessarie sull'attuazione della direttiva». Ora - hanno concluso le tre associazioni - «la fornitura di informazioni alle aziende e alle organizzazioni che dovranno utilizzare i sistemi e i processi introdotti dalla direttiva deve diventare la massima priorità».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore