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Premuda chiude il 2014 con una perdita netta consolidata di -41,8 milioni di euro
Per l'esercizio 2015 atteso un risultato ancora in perdita
16 aprile 2015
Il progetto di bilancio dell'esercizio 2014 del gruppo armatoriale italiano Premuda, approvato ieri dal consiglio di amministrazione, presenta una perdita netta consolidata di -41,8 milioni di euro rispetto ad un risultato negativo per -32,7 milioni di euro nel 2013. I ricavi base time charter registrano una flessione del -3,5% essendo stati pari a 62,2 milioni di euro rispetto a 64,5 milioni di euro nell'esercizio 2013. Il risultato operativo risulta di segno negativo per -21,5 milioni di euro rispetto ad un passivo operativo di -20,8 milioni di euro nel 2013.
Il gruppo Premuda ha specificato che «il risultato consolidato dell'esercizio 2014 è stato appesantito da alcuni fattori aventi natura non ricorrente tra cui differenze passive di cambio da attualizzazione dei mutui (non realizzate ed aventi natura non monetaria) per 9,4 milioni di euro ed oneri connessi alla definizione di contenziosi pregressi ed al processo di ristrutturazione dei debiti finanziari del gruppo per un importo complessivo superiore a 10 milioni di euro».
Il gruppo italiano ha ricordato che «l'esercizio 2014 è stato caratterizzato dal proseguimento delle trattative con le banche per la ristrutturazione del debito finanziario, per ottenere un accordo di ristrutturazione del proprio indebitamento nell'ambito di un piano attestato ex art. 67 L.F. Nelle more delle trattative con le banche - ha spiegato Premuda - l'andamento del mercato ha continuato a peggiorare, rendendo sostanzialmente irrealizzabili le attese del piano su cui si era in precedenza lavorato e su cui si fondava il negoziato che appariva ormai prossimo alla chiusura nel luglio 2014. A fronte del peggioramento del mercato, le società del gruppo sono state anche costrette a sospendere unilateralmente il pagamento degli interessi sul debito a partire dal 31 dicembre 2014, decisione inevitabile per preservare la corretta operatività commerciale. In ragione di ciò sono stati, in più riprese, rivisti sia il piano industriale (predisposto con l'ausilio dell'advisor VSL Spa) sia la proposta di manovra finanziaria. Con l'intervento degli advisors incaricati (Lazard Srl), la società ha incontrato a più riprese le banche, presentando le proprie proposte, via via aggiornate per riflettere, da un lato, l'andamento corrente del mercato e le sue prevedibili evoluzioni e, dall'altro, le richieste e le indicazioni di volta in volta ricevute dalle controparti. L'ultima proposta è stata presentata alle banche in data 7 aprile 2015 e, alla data odierna, si è in attesa di ricevere eventuali commenti e osservazioni; la trattativa è pertanto in corso. Il consiglio di amministrazione della società, dopo aver attentamente analizzato la situazione, continua comunque a ritenere che l'esito delle trattative possa condurre alla messa in sicurezza della società e del gruppo e valuta tale risultato più probabile rispetto ad altri scenari di natura concorsuale».
In merito alle previsioni di chiusura dell'esercizio 2015, il gruppo ha anticipato che «in ragione della perdurante debolezza dei mercati marittimi - con particolare riferimento al comparto dei carichi secchi - e nonostante la ripresa avviata nel 2014 e confermata nel primo trimestre 2015 nel comparto cisterniero, è ragionevole ritenere che l'esercizio 2015 segni un risultato ancora in perdita».
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