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Nel 2014 i costi operativi delle aziende dello shipping hanno registrato una diminuzione del -0,8%
Greiner (Moore Stephens): un quadro più ampio rivela che le spese sono notevolmente aumentate negli ultimi anni
2 ottobre 2015
Lo scorso anno i costi operativi complessivi registrati dalle compagnie di trasporto marittimo sono diminuiti del -0,8% rispetto al 2013, anno in cui la diminuzione era stata del -0,3% sul 2012. Lo evidenzia il rapporto OpCost 2015, che è stato presentato ieri dalla società di consulenza londinese Moore Stephens, specificando che nel 2014 è stata rilevata una riduzione in tutte le categorie di spesa e in tutti i settori del trasporto marittimo.
In particolare, lo studio spiega che lo scorso anno l'indice che misura il livello dei costi operativi sostenuti dalle società che operano nel comparto del trasporto di rinfuse liquide ha mostrato un calo di due punti (-1,1%), quello che registra i costi delle compagnie attive nel trasporto di rinfuse secche ha registrato una diminuzione di un punto (-0,6%) e l'indice che rileva i costi operativi delle compagnie del comparto del trasporto marittimo containerizzato ha mostrato un calo di due punti (-1,2%). Nel 2013 nel segmento delle rinfuse liquide si era verificato un aumento di due punti, mentre nei segmenti delle rinfuse secche e dei container era stato totalizzata una diminuzione di due punti.
Nello specifico, lo scorso anno è stato registrato un calo medio complessivo del -0,1% dei costi dell'equipaggio (-0,2% nel 2013). Nel documento Moore Stephens sottolinea che, a titolo di confronto, il rapporto del 2008 aveva registrato un aumento del +21% in questa categoria di costi. Nel 2014 nel settore delle navi tanker la flessione dei costi dell'equipaggio è stata del -0,4% (+1,8% nel 2013) ed è frutto di un incremento del +1,6% dei costi nel segmento delle navi Suezmax, di un aumento del +0,2% in quello delle Handysize e di una diminuzione in tutte le altre tipologie di naviglio. Nel settore delle navi portarinfuse i costi dell'equipaggio sono rimasti complessivamente invariati (+0,5 nel 2013), con incrementi del +2,3% e del +0,5% rispettivamente nei segmenti delle navi Handymax e Handysize e diminuzioni del -2,0% e del -0,5% nei segmenti delle Capesize e delle Panamax. Anche nel settore delle portacontainer i costi dell'equipaggio sono rimasti globalmente invariati (così anche nel 2013), con un aumento del +2,5% dei costi nel segmento delle navi di minore capacità di carico (1.000-2.000 teu) che è stato controbilanciato dal calo del -1,4% nel segmento delle portacontenitori di maggiore capacità (2.000-6.000 teu).
Tra le altre voci di spesa, nel 2014 i costi per i materiali di consumo e i lubrificanti sono diminuiti del -2,4% (-1,9% nel 2013), quelli di riparazione e manutenzione sono calati del -0,6% (-0,4% nel 2013) e i costi di assicurazione sono diminuiti del -0,4% (-0,3% nel 2013).
«Questo - ha commentato Richard Greiner, partner di Moore Stephens - è il terzo anno consecutivo di riduzione su base annua dei costi operativi complessivi. Ciò - ha rilevato - giunge quasi come una sorpresa ed è in contrasto con le previsioni precedenti». Nel rapporto previsionale dell'ottobre 2014, infatti, la società inglese aveva stimato che sia nel 2014 che nel 2015 si sarebbe verificata una crescita del +2,5% del totale dei costi operativi. «Evidentemente - ha osservato Greiner - lo shipping sta facendo attenzione al centesimo, ma può anche essere che i prezzi più competitivi dei beni e dei servizi abbiano avuto un ruolo nella diminuzione dei costi. Oltre a ciò, come avviene sempre - ha specificato - l'impatto delle variazioni dei tassi di cambio non può essere facilmente determinato».
«Una terza diminuzione annuale consecutiva dei costi operativi - ha proseguito Greiner - deve costituire una buona notizia per un settore già in gravi difficoltà finanziarie e che deve affrontare ulteriori sfide. Tuttavia un quadro più ampio fornisce una panoramica di quanto i costi operativi siano notevolmente aumentati negli ultimi anni. OpCost è giunto ora al suo quindicesimo anno di pubblicazione. Alla fine del 2001 - ha ricordato Greiner - il costo medio di esercizio giornaliero per una rinfusiera Panamax era di 3.565 dollari e nel 2014 è stato 6.046 dollari. Per una product tanker Handysize le rispettive cifre sono pari a 4.164 dollari e 7.931 dollari».
«La sfida per lo shipping - ha sottolineato Greiner - è come includere i costi operativi nei noli, in un modo che consenta ragionevoli margini di profitto in un settore che è fortemente soggetto alla concorrenza ed è caratterizzato da un eccesso di tonnellaggio. Dato che nel corso dei prossimi anni gli scambi commerciali annuali per via marittima sono destinati a crescere a un tasso ragionevole e che i costi per l'adeguamento alle normative sono destinati ad aumentare in modo significativo, ci si dovrebbe attendere che i costi operativi cresceranno nello stesso periodo. Due cose - ha concluso Greiner - sono certe. Innanzitutto il business della gestione di navi continuerà ad essere un'attività onerosa. In secondo luogo, l'impulso per un aumento dei noli non giungerà dai clienti del settore dello shipping».
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