- Nei giorni scorsi una delegazione composta da rappresentanti istituzionali, operatori logistici ed aziende provenienti della regione tedesca dell'Oberbayern (Alta Baviera) ha visitato il porto di Trieste nell'ambito del progetto AlpInnoCT, Alpine Innovation for Combined Transport, del quale la Regione Friuli Venezia Giulia e l'Autorità Portuale di Trieste sono partner.
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- Grazie al coordinamento dall'Associazione degli Spedizionieri di Trieste, la due giorni si è aperta con un incontro conviviale in cui il commissario dell'authority portuale giuliana, Zeno D'Agostino ha consegnato il Crest e la bandiera del porto di Trieste a Thomas Bronnert, direttore della Logistica della Wacker Chemie Ag, una delle maggiori industrie chimiche della Baviera. L'occasione era il festeggiamento dell'avvio del nuovo treno dal Molo VII verso Burghausen, realizzato per servire proprio la sede locale della Wacker. Il giorno successivo la delegazione è stata ricevuta alla Torre del Lloyd e in seguito ha visitato i principali terminal portuali.
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- Durante gli incontri i partecipanti della delegazione hanno evidenziato quanto sia strategico sviluppare al massimo le opportunità dal traffico intermodale. In particolar modo il sindaco di Burghausen, Hans Steindl, ha manifestato un forte interesse ad approfondire gli sviluppi commerciali nel settore logistico tra il distretto della chimica bavarese e il porto italiano. «Nel terzo trimestre del 2015 - ha spiegato Steindl - il fatturato del gruppo Wacher è aumentato di più del 10% grazie soprattutto ad una straordinaria richiesta di silicio in Asia. La Borsa ha reagito positivamente all'annuncio e le azioni del gruppo sono salite del 6%. Tutti risultati ottimi che ci fanno guardare con forte interesse alla catena logistica per l'export in direzione Far East, attraverso il porto di Trieste».
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- «La Baviera - ha sottolineato D'Agostino - è il nostro mercato principale. È già la seconda visita di una delegazione tedesca al porto di Trieste, in poco più di un mese. Segno che gli operatori, le associazioni e gli enti territoriali lavorano bene e in sinergia. I risultati sono tangibili non solo in termini di nuove relazioni e partnership con il mondo istituzionale e imprenditoriale, ma anche con la stampa di settore. Le riviste di trasporti e logistica dell'Austria e della Germania tornano a parlare del porto di Trieste dopo anni di silenzio».
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- Intanto nel porto di Trieste è stata riavviata l'alta formazione specialistica per la comunità portuale con l'inaugurazione da parte dell'Autorità Portuale di un nuovo ciclo di seminari e workshop per favorire l'accesso delle imprese e dei lavoratori alla formazione. La prima serie di incontri, svoltasi nei giorni scorsi presso la Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio, ha ospitato il seminario intitolato “Measuring terminal performance” organizzato in collaborazione con le società di formazione in ambito logistico e portuale, Human Academy e Elevante Trading & Consulting. Relatore del corso, uno dei massimi esperti in materia: Marios Meletiou, docente internazionale sulle tematiche di portualità e trasporti e già esperto senior all'International Labour Organization (ILO), con all'attivo più di quaranta pubblicazioni sul terminal management, efficienza e performance portuali. L'obiettivo del seminario è stato quello di far comprendere agli operatori la necessità di misurare le performance del terminal portuale, partendo da un'analisi delle quattro categorie di misurazione: produzione, produttività, utilizzo e servizio.
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