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Stabile il volume di traffico merci movimentato dal porto di Ravenna nei primi nove mesi del 2015
Nel secondo e terzo trimestre sono stati registrati incrementi del +2,1% che hanno compensato il calo del -5,2% dei primi tre mesi
4 novembre 2015
Nei primi nove mesi del 2015 il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è stato pari a quasi 18,3 milioni di tonnellate, con un lieve calo del -0,3% rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno. La flessione è stata determinata dalla riduzione del -5,2% dei volumi movimentati nel terzo trimestre di quest'anno che è stata quasi interamente compensata dall'aumento del +2,1% registrato sia nel secondo che nel terzo trimestre del 2015.
Nei primi nove mesi di quest'anno il traffico in importazione è stato pari a 15,5 milioni di tonnellate (+1,6%), mentre quello in esportazione ha totalizzato 2,7 milioni di tonnellate (-9,8%).
Complessivamente le merci varie allo sbarco e all'imbarco sono ammontate a 7,8 milioni di tonnellate (+1,3%), di cui 1,9 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+1,6%) realizzate con una movimentazione di container pari a 181.345 teu (+10,8%), 1,1 milioni di tonnellate di rotabili (-20,6%) e 4,8 milioni di tonnellate di altre merci varie (+8,3%).
Il volume totale delle rinfuse liquide si è attestato a 3,2 milioni di tonnellate (-4,9%), di cui 63mila tonnellate di petrolio grezzo (-62,7%), 1,3 milioni di tonnellate di prodotti raffinati (+8,1%), 395mila tonnellate di gas liquefatti (-1,7%), 670mila tonnellate di prodotti chimici (-7,3%), 4mila tonnellate di fertilizzanti (0%) e 710mila tonnellate di altre rinfuse liquide (-12,5%).
Nel settore delle rinfuse solide il traffico è stato di 7,3 milioni di tonnellate (+0,2%), di cui 3,4 milioni di tonnellate di minerali grezzi, cementi e calci (+9,8%), 1,4 milioni di tonnellate di derrate alimentari, mangimi e semi oleosi (-20,4%), 1,2 milioni di tonnellate di cereali (+9,3%), 1,0 milioni di tonnellate di fertilizzanti (+0,3%), 189mila tonnellate di carbone (+8,3%), 7mila tonnellate di prodotti metallurgici, minerali e metalli (-87,6%) e 4mila tonnellate di prodotti chimici.
Nel comparto dei passeggeri il traffico è stati di 39mila persone (-35,5%), di cui 2mila passeggeri dei traghetti (-85,7%) e 37mila crocieristi (-15,2%).
Il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, ha espresso soddisfazione per il dato di traffico registrato nei primi nove mesi di quest'anno, con il porto che - ha sottolineato - ha «azzerato le perdite rispetto ad un 2014 che era stato eccellente. Se guardiamo gli sbarchi, che sono quelli che da sempre costituiscono il core-business del porto di Ravenna - ha precisato Di Marco - siamo addirittura sopra al dato del 2014. Nel triennio 2013 - 2014 - 2015 il porto ha mostrato una crescita generalizzata in tutti i settori chiave, con esclusione delle crociere che meritano un discorso a parte, che faremo con gli operatori del nostro terminal e con il principale “carrier” dello scalo, Royal Caribbean, dati di consuntivo 2015 alla mano. Credo, però - ha aggiunto il presidente dell'ente portuale - che al più presto vada messa in campo un'azione sinergica con la Regione Emilia-Romagna, anche alla luce di quello che sta succedendo a Venezia: per parte nostra stiamo lavorando ad un'alleanza strategica proprio con l'Autorità Portuale di Venezia, finalizzata ad uno sviluppo di sinergie in tutti i settori commerciali, crociere e traghetti “in primis”».
«Il risultato dei traghetti - ha rilevato inoltre Di Marco - non è soddisfacente, ma siamo ottimisti per almeno due motivi: l'annuncio di qualche giorno fa a Barcellona, del CEO del gruppo Grimaldi, in merito all'importanza del collegamento Venezia - Ravenna - Igoumenitsa - Patrasso, ed i segnali che ci arrivano dagli operatori del settore, proprio da Venezia. In ogni caso si confermano, per il nostro terminal traghetti T&C, i target di risultato per fine anno: 65.000 pezzi totali e terminal in utile per il secondo anno consecutivo».
Di Marco ha evidenziato anche i dati economici della gestione conseguiti dall'Autorità Portuale nell'ultimo quadriennio, con un 2012 chiuso con una giacenza di cassa di 11,2 milioni di euro ed un avanzo di gestione di 17,0 milioni di euro, un 2013 in cui sono stati registrati rispettivamente 4,8 milioni e 29,8 milioni di euro, un 2014 con 32,2 milioni e 51,7 milioni di euro ed un 2015 con una stima pro-forma di giacenza di cassa pari a 60 milioni ed un'analoga stima di avanzo di gestione pari a 75,0 milioni di euro. «Abbiamo già in cassa, indipendentemente dal CIPE - ha rimarcato il presidente dell'Authority - le risorse necessarie per realizzare l'intervento delle nuove casse a mare, il cui costo massimo complessivo, comprensivo di impermeabilizzazione totale, è stimato in circa 45 milioni di euro al lordo degli eventuali ribassi d'asta. A tale intervento si darà attuazione, naturalmente, una volta terminata la fase di concertazione con il territorio ed ottenuto il via libera dal Comitato Portuale. Come per ogni opera pubblica di questo tipo, si conferma che anche nel caso della realizzazione delle nuove casse a mare, si seguirà una procedura completa, articolata e complessa, che prevede la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nazionale, con pubblicazione del progetto definitivo, una volta che questo sarà redatto».
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