- L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso l'avvio di un'istruttoria sull'operazione di concentrazione consistente nell'acquisto del controllo esclusivo sulla compagnia di navigazione Moby e su Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), la società che ha acquisito il ramo d'azienda di navigazione di Tirrenia, da parte di Onorato Partecipazioni (OP), holding di partecipazioni interamente controllata dall'armatore Vincenzo Onorato, operazione che è stata notificata all'Autorità Antitrust lo scorso 6 luglio.
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- L'AGCM ha spiegato che l'istruttoria, che dovrà concludersi entro 45 giorni dalla data di avvio, è volta ad accertare l'eventuale rafforzamento di una posizione dominante nel mercato del trasporto marittimo di passeggeri, autovetture e merci tra l'Italia continentale e la Sardegna, sulle rotte Genova-Olbia-Genova e Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia.
- Nel provvedimento l'Antitrust ha ricordato che tale concentrazione, con cui OP ha acquisito il controllo esclusivo sulle società CIN e Moby, si è realizzata in due fasi: l'acquisto da parte di OP delle quote di partecipazione detenute da L19 in Moby e CIN, pari rispettivamente al 40% e al 35%, e quindi l'acquisto delle quote di partecipazione in CIN detenute da Gruppo Investimenti Portuali (GIP) e da Shipping Investment (SI), pari rispettivamente al 15% e al 10%.
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- L'Antitrust ha ricordato inoltre che con provvedimento del 21 giugno 2012 aveva valutato la concentrazione concernente la privatizzazione di Tirrenia ed aveva accertato il controllo congiunto su CIN da parte di Moby e L19 sulla base di un patto parasociale che le parti si erano impegnate a sottoscrivere simultaneamente al closing dell'operazione. L'operazione era stata quindi autorizzata sottoponendola ad una serie di condizioni. L'Autorità Antitrust ha specificato di aver quindi appreso dalla risposta delle parti alla richiesta di informazioni dell'Autorità del 4 agosto 2015, a breve distanza dall'operazione valutata nel 2012, che si sono manifestati evidenti contrasti tra i soci di maggioranza di CIN - Moby e L19 - in merito alle modalità di gestione delle compagnie di navigazione Moby e CIN. L'AGCM ha preso atto che la diversità di vedute tra i soci di CIN si è andata acuendo ulteriormente e che i dissidi tra gli shareholders hanno continuato a manifestarsi anche su decisioni di estremo rilievo.
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- Nel provvedimento l'AGCM ha osservato che «già dall'ottobre del 2012, il controllo congiunto di Moby e L19 su CIN, accertato dall'Autorità con il citato provvedimento del 21 giugno 2012, non si è di fatto realizzato. Sin da subito è venuta meno tra i soci la comunanza di vedute sulla gestione di CIN». «Pertanto - ha rilevato l'Antitrust - Moby non è stata in grado di esercitare quell'“influenza determinante sulle attività di un'impresa” che qualifica il controllo ai sensi dell'articolo 7 della legge 287/90. La presente operazione - ha sottolineato l'Autorità - può essere quindi considerata come l'acquisizione del controllo esclusivo di CIN e Moby da parte di OP».
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- Nel provvedimento si precisa la posizione di Moby, che - ha specificato l'Antitrust - «intervenuta in audizione, ritiene che, ad esito dell'operazione, essa non sarà in grado di esercitare il suo potere di mercato a causa della minaccia di nuovi potenziali ingressi: non vi sarebbero, infatti, secondo la parte, barriere all'entrata, grazie all'abbondanza di slot disponibili nei porti di riferimento e alla disponibilità navi sul mercato. Inoltre l'attuale livello molto basso del prezzo del carburante faciliterebbe l'ingresso di nuovi operatori sulle rotte».
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- Nelle proprie valutazioni l'Antitrust ha spiegato che «l'analisi sin qui svolta ha evidenziato che le rotte oggetto di analisi - la Civitavecchia-Olbia e la Genova-Olbia - hanno subito negli ultimi anni una forte contrazione, determinando l'uscita di tutti gli operatori ad eccezione di CIN e Moby. In questo contesto, CIN, pur essendo partecipata per una quota del 40% da Moby, si è comportata nei confronti di quest'ultima come un operatore in concorrenza», «così acquisendo crescenti quote di mercato ai suoi danni nelle stagioni estive 2013 e 2014». L'Antitrust ritiene quindi che l'operazione di concentrazione notificata lo scorso 6 luglio «sia in grado di determinare, sui mercati rilevanti costituiti dalle rotte Civitavecchia-Olbia e Genova-Olbia, la creazione di una posizione dominante in grado di eliminare in modo sostanziale e durevole la concorrenza».
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