- La Commissione Europea ha nuovamente espresso riserve sulla prevista adozione da parte delle autorità austriache di un divieto di circolazione per i camion che percorrono un tratto dell'autostrada A12 che corre nella valle dell'Inn, in Tirolo, arteria che è uno dei principali assi di comunicazione tra Italia e Germania. Il divieto, introdotto con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento, era stato inizialmente adottato nel 2003. Nel 2005 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea aveva stabilito che tale divieto era incompatibile con il principio della libera circolazione delle merci essendo sproporzionato rispetto allo scopo di tutelare la qualità dell'aria. L'Austria aveva adottato quindi nuove misure quali l'imposizione di un limite di velocità sul tratto autostradale e il divieto di circolazione per i camion appartenenti a determinate classi Euro e, successivamente, era stato nuovamente adottato, come nel 2003, un divieto di circolazione per i camion con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate che trasportano determinate tipologie di merci. Nel 2011 la Corte di Giustizia dell'UE aveva nuovamente stabilito che queste misure costituivano una restrizione alla libera circolazioni delle merci il cui trasporto era stato vietato sul tratto autostradale e, in particolare, che l'Austria aveva adottato un divieto settoriale di circolazione senza aver sufficientemente esaminato la possibilità di far ricorso ad altre misure meno restrittive.
-
- Attualmente, sulla base di provvedimenti del Land del Tirolo, sono imposte alcune restrizioni al transito di camion sull'autostrada A12 tra Kufstein (chilometro 6) e Zirl (chilometro 90), incluso un divieto di trasporto di alcune merci su veicoli di oltre 7,5 tonnellate in vigore dal maggio 2008, nonché divieti di transito notturno, di sorpasso e limitazioni della velocità. Il Land ha però in programma la reintroduzione del divieto settoriale di transito implementandolo in due fasi: la prima, con attuazione dal prossimo 1° luglio, relativamente ai mezzi pesanti che trasportano rifiuti, materiali pietrosi e terrosi, materiale di scavo, tronchi, sughero e automezzi; la seconda, con attuazione dal successivo 1° ottobre, relativamente ai mezzi pesanti che trasportano minerali ferrosi e non, acciaio (eccetto armature e costruzioni), marmo, travertino, piastrelle di ceramica. Alla fine del 2015 l'Austria ha notificato queste nuove disposizioni alla Commissione Europea
- Quest'ultima ha nuovamente suggerito all'Austria misure alternative per promuovere una riduzione del traffico con lo scopo di migliorare la qualità dell'aria senza ostacolare, con un divieto settoriale, il libero scambio delle merci. Tra queste, la differenziazione del pedaggio del traffico pesante in funzione della classe Euro dei veicoli e un'ulteriore riduzione della velocità dei veicoli leggeri ad 80 km/h.
-
- Proposte che la giunta regionale del Tirolo ha decisamente rigettato: «il limite di 80 chilometri orari per le auto sulle nostre strade - ha sentenziato Günther Platter - è assolutamente fuori questione
-
- La conferma delle perplessità della Commissione Europea sulle ultime misure presentate dall'Austria è stata accolta con favore dall'associazione italiana delle imprese di autotrasporto merci e logistica ANITA: si tratta - ha sottolineato il presidente dell'associazione, Thomas Baumgartner - di «un passaggio importante che accoglie la nostra tesi che il divieto così come formulato danneggia il libero scambio delle merci su un asse strategico per i collegamenti tra l'Italia ed il resto d'Europa, senza un apprezzabile effetto sulla riduzione dell'impatto ambientale».
-
- ANITA ha espresso peraltro apprezzamento anche per il fatto che la Commissione Europea convenga sulla necessità di vietare la circolazione ai veicoli più obsoleti, numericamente inferiori ma responsabili in misura maggiore dell'inquinamento prodotto, anche per accelerare la sostituzione dei veicoli da parte dell'utenza professionale e del traffico privato: «l'anticipazione delle tempistiche di divieto permanente per i veicoli Euro3, che la Commissione già auspica possa partire dalla metà del 2016 - ha rilevato Baumgartner - è totalmente condivisibile e va nella direzione auspicata per ridurre l'impatto ambientale del trasporto stradale e aumentare la quota di vero trasporto ferroviario, ma - ha precisato - deve valere in egual misura per i veicoli in transito e per quelli con origine/destino nel Tirolo».
|