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Il porto di Long Beach ha chiuso il primo trimestre con un traffico di 1,6 milioni di container (+6,1%)
A marzo registrato un calo del -26,2%
15 aprile 2016
Così come l'altro principale porto californiano di Los Angeles, anche lo scalo portuale di Long Beach ha chiuso il primo trimestre del 2016 con un sensibile incremento del traffico containerizzato che è stato pari a quasi 1,6 milioni di teu, con una progressione del +6,1% rispetto a meno di 1,5 milioni di teu nei primi tre mesi dello scorso anno.
Così come a Los Angeles, inoltre, anche a Long Beach è stato registrato un deciso decremento del traffico a marzo 2016 dopo il forte rialzo avvenuto nei due mesi precedenti, trend che è il risultato della comparazione dei dati con quelli dei primi due mesi del 2015, quando il traffico dei container aveva subito una flessione determinata dal rallentamento dell'attività sulle banchine causata da ripetuti fermi del lavoro in attesa del rinnovo del contratto dei lavoratori portuali, e con il dato del mese di marzo del 2015, quando il ritorno alla piena attività aveva generato un rapido rialzo dei volumi movimentati.
Lo scorso mese il traffico è stato pari a 465mila teu, con una diminuzione del -26,2% rispetto al marzo 2015. I container pieni allo sbarco e all'imbarco sono calati rispettivamente del -34,6% e del -0,1% a 208mila e 127mila teu e la movimentazione di container vuoti è diminuita del -29,8% a 130mila teu.
Nell'intero primo trimestre del 2016 i contenitori pieni allo sbarco e all'imbarco sono aumentati rispettivamente del +6,3% e del +6,1% a 782mila e 357mila teu. La movimentazione di container vuoti è ammontata a 423mila teu (+5,7%).
«Nel complesso - ha commentato l'amministratore delegato della Port of Long Beach, Jon Slangerup - siamo soddisfatti di questi risultati. L'andamento irregolare dell'economia mondiale, le pressioni finanziarie sul settore, la debole domanda di esportazioni dagli USA e l'arrivo di portacontainer di grandi dimensioni nei porti della West Coast hanno creato condizioni dinamiche per il settore marittimo che continueranno a sussistere nel corso dell'anno. Tuttavia - ha sottolineato Slangerup - il valore della nostra proposta, forti di essere la più rapida e conveniente via di passaggio per le spedizioni dall'Asia ai mercati di consumo dell'America, continua a fare di Long Beach e della California meridionale il gateway multimodale privilegiato dai nostri clienti dello shipping».
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