Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
15:42 GMT+1
L'accordo sul quarto pacchetto ferroviario delude fortemente l'ERFA
Secondo Violeta Bulc, invece, «questa intesa apre un nuovo capitolo per le ferrovie europee»
20 aprile 2016
Ieri sera i negoziatori del Parlamento e del Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo preliminare sul cosiddetto pilastro politico del quarto pacchetto ferroviario che è stato presentato dalla Commissione Europea nel gennaio 2013 con lo scopo di migliorare la competitività del settore ferroviario e la qualità dei servizi ferroviari con l'introduzione di maggiore concorrenza nei servizi passeggeri e garantire condizioni di parità per gli operatori, e con la riduzione dei costi a carico degli operatori ferroviari per ottenere autorizzazioni e certificazioni.
Soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo è stata espressa dal commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, secondo cui «questa intesa apre un nuovo capitolo per le ferrovie europee. Da troppo tempo - ha rilevato - il settore ferroviario non ha incentivi per adeguarsi alla domanda dei consumatori e, di conseguenza, la quota di mercato delle ferrovie è costantemente diminuita. La graduale apertura del mercato - ha sottolineato Violeta Bulc - migliorerà le prestazioni dei servizi ferroviari. Questo accordo creerà anche nuove opportunità di investimento e stimolerà la creazione di posti di lavoro nel settore. Inoltre dovrebbe incoraggiare gli europei a fare un maggiore uso del trasporto ferroviario contribuendo ai nostri obiettivi di decarbonizzazione».
Di tutt'altro avviso l'European Rail Freight Association (ERFA), l'associazione che rappresenta gli operatori che stanno facendo il loro ingresso sul mercato ferroviario europeo, che ha parlato di «occasione mancata». ERFA ha manifestato «delusione per gli scarsi progressi nel raggiungimento di un settore ferroviario competitivo, sostenibile e orientato alla crescita». Per l'associazione, «il risultato è lontano dalle ambizioni iniziali della Commissione Europea per la riforma del settore ferroviario».
ERFA ha denunciato che «l'interesse personale dei monopoli ferroviari domina il risultato, ciecamente sostenuto da molti governi nazionali dell'UE che nel frattempo vanno avanti implotonando camion per trasportare le merci e liberalizzando i loro mercati degli autobus a lunga distanza, mentre le loro società ferroviarie statali scendono in una spirale sempre più insostenibile di debiti».
Secondo ERFA, «i veri vincitori dell'accordo di ieri sono le altre modalità di trasporto più inquinanti, guidate in particolare dal settore dell'autotrasporto che continua a guadagnare quote di mercato laddove il settore ferroviario rifiuta di riformarsi».
ERFA ha rilevato che «il concetto di fornitore di servizi, di gestore dell'infrastruttura ferroviaria che fornisce servizi in modo indipendente e imparziale rispetto a qualsiasi impresa ferroviaria, lavorando per la crescita e i risultati del settore piuttosto che per un singolo operatore, appare ancora troppo rivoluzionario per il settore ferroviario».
«Le disposizioni assolutamente attenuate sulla trasparenza finanziaria relativamente a come le aziende statali gestiscono i loro conti economici - ha accusato inoltre l'associazione - inducono anche a ritenere che non vi sia alcun reale interesse ad assicurare che i fondi pubblici vengano utilizzati per stimolare gli investimenti, e non per limitare la crescita del settore, tramite, ad esempio, le sovvenzioni incrociate».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore