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Dopo dieci trimestri consecutivi in rosso, Hyundai Heavy Industries è tornata all'utile
Nei primi tre mesi di quest'anno il gruppo navalmeccanico ha registrato una flessione del -16% dei ricavi
26 aprile 2016
Nel primo trimestre del 2016 il gruppo navalmeccanico sudcoreano Hyundai Heavy Industries (HHI) è tornato a registrare un risultato operativo ed un risultato netto entrambi di segno positivo dopo rispettivamente nove e dieci performance trimestrali consecutive di segno negativo. Nei primi tre mesi di quest'anno i ricavi totalizzati dal gruppo sono stati pari a 10.272,8 miliardi di won (oltre 8,9 miliardi di dollari), con una diminuzione del -16,0% rispetto a 12.228,1 miliardi di won nei primi tre mesi del 2015. L'utile operativo è ammontato a 325,2 miliardi di won rispetto ad un risultato operativo di segno negativo per -192,4 miliardi di won nel primo trimestre dello scorso anno. L'utile netto si è attestato a 244,5 miliardi di won rispetto ad una perdita netta di -125,2 miliardi di won nei primi tre mesi del 2015.
«Nel primo trimestre del 2016 - ha specificato oggi un portavoce di HHI - siamo ritornati all'utile principalmente a causa dei seguenti motivi: la graduale eliminazione di contratti di costruzione di limitato valore, la stabilizzazione dei processi costruttivi nei settori dell'offshore e degli impianti industriali, la diminuzione dei costi dei materiali, l'indebolimento dello won e il sensibile miglioramento delle performance delle attività al di fuori di quella di costruzione navale, inclusi i settori Engine & Machinery, Electro Elecric Systems e Construction Equipment». «Un ruolo nel ritorno all'utile - ha precisato - è stato svolto anche dai notevoli risultati di Hyundai Oilbank, la nostra impresa di raffinazione». «Abbiamo riscontrato - ha precisato il portavoce - che i risultati consolidati del primo trimestre del 2016 non hanno determinato una significativa variazione dell'obiettivo di performance annuale definito all'inizio di quest'anno».
Il gruppo sudcoreano ha sottolineato inoltre che il ritorno all'utile è frutto anche della serie di drastiche e ampie misure di ristrutturazione avviate nel 2014 per far fronte alla prolungata crisi. «D'ora in poi - ha spiegato il portavoce di HHI - valuteremo le performance di ciascuna divisione attraverso il suo livello di competitività nel rispettivo segmento di business. Anche se nel primo trimestre di quest'anno siamo tornati all'utile - ha concluso - nel caso di una flessione del portafoglio ordini ci concentreremo maggiormente sulla riduzione dei costi. Inoltre, sotto la guida di ciascun capo divisione, continueremo a compiere i nostri massimi sforzi per recuperare il vantaggio competitivo attuando una ristrutturazione delle attività e della struttura organizzativa».
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