- Guardia Costiera italiana ha ricevuto attestati di ringraziamento e riconoscenza per le attività svolte nelle operazioni di ricerca e soccorso ai migranti nel Mar Mediterraneo. Ieri, in occasione di una visita al Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (MRCC) di Roma da parte di una delegazione del Maritime Security Working Group dell'European Community Shipowners' Associations (ECSA), il presidente del Working Group dell'associazione degli armatori europei, Jakob Paaske Larsen, ha espresso apprezzamento e ammirazione per gli sforzi compiuti dalla MRCC: «la collaborazione con le compagnie di navigazione che sono chiamate ad assistere le operazioni di ricerca e soccorso - ha spiegato - è eccellente. Abbiamo riscontrato che gli sforzi compiuti dall'Italia e dall'intera Unione Europea nel mettere in campo l'operazione Triton ed altre iniziative nel Mediterraneo hanno notevolmente alleviato la pressione sulla flotta mercantile. Rispetto al 2014, quando le navi mercantili sono state coinvolte nel 25,2% delle operazioni di ricerca e soccorso, con 882 navi dirottate, di cui 284 hanno preso a bordo migranti salvando 41.061 persone - ha precisato Larsen - la differenza con il coinvolgimento nell'11% delle operazioni SAR del 2015, con il salvataggio di 16.158 persone, è notevole. Noi confidiamo che la tendenza ad una riduzione della necessità di assistenza da parte delle navi mercantili continuerà».
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- Ricordando che però le previsioni indicano che nei prossimi mesi il flusso migratorio attraverso il Mar Mediterraneo è destinato a crescere a causa della riduzione degli arrivi dalla Turchia alla Grecia, la chiusura della rotta balcanica e il miglioramento delle condizioni meteorologiche, Larsen ha sottolineato che «gli armatori hanno l'obbligo legale di aiutare le persone in pericolo in mare e noi - ha assicurato - continueremo a rispondere a questo dovere legale e morale. Tuttavia - ha aggiunto - le nostre navi non sono costruite né equipaggiate per queste operazioni di ricerca e soccorso su larga scala, né il personale è addestrato per questo e ci sono rischi sia per i migranti che per gli equipaggi delle navi, in quanto si fronteggiano rischi per la sicurezza, rischi per la salute, tensioni, sforzi fisici e impatti psicologici. Noi - ha concluso Larsen - sottolineiamo con forza la necessità di regolare lo sbarco dei migranti dopo un'operazione di salvataggio ed evidenziamo che ciò dovrebbe essere assicurato da tutte le nazioni».
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- è stato rivolto anche dagli ambasciatori di 38 nazioni africane ricevuti ieri dal ministro delle Infrastrutture e del Trasporti, Graziano Delrio. Nel corso di una cerimonia di consegna di un premio all'Italia per la sua incessante azione di soccorso in mare,.il decano dei diplomatici d'Africa, l'ambasciatore della Repubblica del Congo, Mamadou Kamara Dekamo, a nome di tutte le 38 nazioni, ha espresso «profonda gratitudine dei nostri Paesi agli uomini e alle donne della Guardia Costiera italiana».
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