- La Korea Offshore & Shipbuilding Association (Koshipa), pur con tutte le cautele del caso e sottolineando che nessuno è in grado di prevedere quando il mercato mondiale delle costruzioni navali registrerà una ripresa, ritiene che la fase negativa del ciclo del mercato possa concludersi nel corso di quest'anno e che già nel 2016 possa verificarsi un'inversione di tendenza. Un deciso cambio di direzione atteso spasmodicamente dai cantieri navali sudcoreani che lo scorso anno hanno accusato un calo del -9% dei nuovi ordini, scesi a 9,6 miliardi di tonnellate di stazza lorda compensata, ed una decisa contrazione dell'orderbook attestatosi a 26,7 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata rispetto a 32,5 milioni di tslc a fine 2014.
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- Se il tanto atteso miglioramento non giungerà a breve, l'impatto sulla stremata industria navalmeccanica sudcoreana potrà essere devastante. Se venerdì la società cantieristica STX Offshore & Shipbuilding Co. ha chiesto di essere posta in amministrazione controllata ( del 30 maggio 2016), oggi è la connazionale Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co. (DSME) ha annunciare un nuovo piano di decisa riduzione dei costi per far fronte alla crisi. A marzo DSME aveva comunicato l'intenzione di tagliare un quarto del personale ( del 10 marzo 2016) ed oggi l'azienda ha reso noto di aver deciso una riduzione fino al 20% dell'importo degli stipendi, l'imposizione di periodi di ferie non retribuiti, un'ulteriore diminuzione del numero dei top manager, il trasferimento del quartier generale da Seul a Geoje, nella sede del locale cantiere navale, e la vendita di asset del gruppo, tra cui alcuni bacini galleggianti, con l'obiettivo di risparmiare circa 3.000 miliardi di won (2,5 miliardi di dollari).
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