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Indagine di Bruxelles su fondi pubblici per 44 milioni di euro concessi all'Autorità Portuale di Napoli
La Commissione UE intende accertare che non ne abbia tratto indebitamente beneficio anche la Cantieri del Mediterraneo
28 giugno 2016
La Commissione Europea ha avviato un'indagine per accertare se fondi pubblici per 44 milioni di euro concessi all'Autorità Portuale di Napoli per la ristrutturazione dei bacini di carenaggio in concessione alla Cantieri del Mediterraneo (CAMED) siano conformi alle norme europee sugli aiuti di Stato.
Secondo Bruxelles, oltre all'ente portuale campano anche la società di riparazioni navali CAMED potrebbe aver beneficiato di questi fondi attraverso il proprio contratto di concessione che ha una durata di 30 anni. La Commissione UE ha spiegato che, non essendo stata effettuata una gara per l'assegnazione della gestione dei bacini di carenaggio, CAMED potrebbe aver utilizzato le proprie strutture per fornire servizi di riparazione navale a costi inferiori a quelli di mercato.
La Commissione ha ricordato che aiuti di questo tipo possono essere considerati compatibili con le norme dell'Unione Europea sugli aiuti di Stato se favoriscono obiettivi di interesse comune, come ad esempio la fornitura di servizi pubblici di qualità a prezzi accessibili e senza falsare la concorrenza nel mercato unico. La Commissione ha tuttavia evidenziato che dubita che un servizio come quello delle riparazioni navali possa qualificarsi come servizi di interesse economico generale (SIEG).
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