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d'Amico International Shipping ha archiviato il terzo trimestre con una perdita netta di -7,5 milioni di dollari
Nei primi nove mesi di quest'anno è stato registrato un utile netto di 6,1 milioni di dollari (-86,4%)
9 novembre 2016
La compagnia d'Amico International Shipping (DIS) ha concluso il terzo trimestre del 2016 con una perdita netta di -7,5 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 14,7 milioni di dollari nel corrispondente periodo dello scorso anno. I ricavi sono ammontati a 81,1 milioni di dollari (-27,4%), di cui 58,5 milioni di dollari di ricavi base time charter (-31,2%). Il risultato operativo è stato di segno negativo per -1,8 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 21,8 milioni di dollari nel periodo luglio-settembre del 2015.
Nei primi nove mesi di quest'anno la compagnia armatoriale ha registrato un utile netto di 6,1 milioni di dollari, in calo del -86,4% rispetto a 44,8 milioni di dollari nello stesso periodo del 2015. I ricavi si sono attestati a 261,0 milioni di dollari (-19,4%), di cui 202,9 milioni di dollari di ricavi base time charter (-16,5%). L'utile operativo è stato di 20,1 milioni di dollari (-61,0%).
L'amministratore delegato di DIS, Marco Fiori, si è detto piuttosto soddisfatto dell'utile netto realizzato nei primi nove mesi del 2016 «considerato - ha specificato - il mercato particolarmente sfidante che ha caratterizzato il terzo trimestre di quest'anno». «Infatti - ha spiegato Fiori - dopo un primo trimestre particolarmente forte, il mercato dello spot ha cominciato a rallentare già dal secondo trimestre per raggiungere poi livelli storicamente molto bassi nei successivi tre mesi dell'anno».
«La relativa stabilità del prezzo del petrolio - ha rilevato Fiori - ha creato pressioni sui margini di raffinazione con conseguente rallentamento nella produzione portando invece ad un maggiore utilizzo delle scorte di prodotti petroliferi. Oltre a questo, nel corso dei primi nove mesi dell'anno un grande numero di navi di nuova costruzione è stato immesso sul mercato, aumentando così l'offerta globale di tonnellaggio/miglia. DIS - ha sottolineato Fiori - è comunque riuscita a limitare parzialmente l'impatto negativo di questa correzione di mercato, grazie in particolare al suo tradizionale elevato livello di copertura da contratti a tasso fisso (47% dei giorni nave disponibili a un tasso fisso giornaliero pari a 15.959 dollari) che ci ha permesso di mitigare gli effetti generati dalla volatilità del mercato spot, garantendo un buon livello di ricavi e di generazione di cassa. Nonostante questa volatilità di mercato di breve termine, credo che il mercato delle navi cisterna abbia dei forti fondamentali sottostanti. Mi riferisco in particolare allo spostamento della capacità di raffinazione mondiale verso il Medio Oriente e l'Asia, fattore che permetterà un'ulteriore aumento della domanda di tonnellaggio-miglia assieme al relativamente limitato numero di nuove navi che verranno immesse sul mercato negli anni a venire. Nel frattempo - ha concluso Fiori - ci aspettiamo comunque un miglioramento delle condizioni di mercato a partire già dai prossimi due trimestri, che dovrebbero anche beneficiare di un stagione invernale piuttosto fredda nell'emisfero occidentale».
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