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Porto di Livorno, respinto il ricorso presentato dalla Società Scotto
Il Tar ha dato ragione all'Autorità Portuale
9 novembre 2016
L'Autorità Portuale di Livorno ha reso noto che il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha respinto il ricorso presentato dalla Società Scotto e dall'agenzia marittima Austral contro l'Autorità Portuale e nei confronti della Livorno Terminal Marittimo Autostrade del Mare volto a chiedere l'annullamento del provvedimento con il quale un mese fa il commissario straordinario dell'ente portuale labronico, Giuliano Gallanti, aveva negato alla Scotto, società concessionaria della banchina 42 del lato sud del Molo Italia, l'autorizzazione a svolgere stabilmente operazioni portuali a servizio della Cotunav, titolare di una linea di traffico dalla Tunisia con due navi traghetto che trasportano, due volte alla settimana, sia merci rotabili che container.
L'authority portuale ha specificato che il Tar ha posto l'accento su due aspetti: l'uno riguarda il Piano Regolatore del porto, che non può essere disatteso in nome di un generico richiamo al principio di concorrenza. Per il Tar, infatti, il PRP delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo complessivo del porto, prevedendo una precisa distinzione funzionale delle aree e conseguendo migliori livelli di efficienza nella movimentazione delle merci in arrivo e in partenza. La port authority - ha sottolineato l'ente - agirebbe insomma in nome di un interesse generale che non può essere limitato in funzione del richiamo ai principi di concorrenza o a quello, desumibile dall'art.41 della Costituzione, del diritto di iniziativa economica privata. L'altro aspetto ha a che vedere con il concetto di merce varia, che non può essere un ombrello che valga come autorizzazione a fare qualunque cosa: il Tar riporta che “nel concetto di 'merci varie' non possono poi essere ricomprese anche quelle rotabili per la sostanziale differenza esistente tra loro: le seconde infatti, essendo contenute in grandi containers, devono essere stoccate in aree attrezzate del porto in attesa del loro ritiro da parte del veicolo dedicato. Il traffico rotabile necessita quindi di apposite aree dedicate ed appare logico, per una migliore efficienza nel loro trattamento, che queste con il relativo traffico di merci (rotabili) vengano concentrate in aree portuali dedicate ed opportunamente attrezzate”.
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