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Spirito assume la guida dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare e Signorini si presenta a Savona
Il neo presidente dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale conferma la strategicità della nuova piattaforma Maersk a Vado
7 dicembre 2016
Ieri Pietro Spirito ha assunto la carica di presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale, che gestirà i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, ed oggi Paolo Emilio Signorini, che è stato posto alla presidenza dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, si è presentato alle istituzioni e ai dipendenti dell'authority portuale di Savona, porto che ora, incluso il bacino portuale di Vado Ligure, ricade assieme a quello di Genova nella giurisdizione del nuovo ente.
Spirito, che è subentrato ad Antonio Basile, commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Napoli, ha evidenziato la necessità di investire nel porto di Napoli secondo un percorso di legalità lasciandosi alle spalle le inchieste giudiziarie che hanno caratterizzato la vita dello scalo negli ultimi anni, ma anche i contenziosi con gli operatori portuali introducendo un clima di cooperazione.
Stamane a Savona il neo presidente dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale ha incontrato il presidente uscente dell'Autorità Portuale della città, Gianluigi Miazza, per il formale passaggio delle consegne. «La realtà di Savona - ha sottolineato Paolo Emilio Signorini - è molto chiara e ordinata e molto ben gestita. Nella fusione sarà importante mantenere questa chiarezza e questo assetto di governance abbastanza moderno». Soffermandosi sulla fusione delle Autorità Portuali di Genova e Savona, Signorini ha rilevato che «la riforma ha tratteggiato le caratteristiche generali, poi come al solito, i dettagli sono la cosa più faticosa. L'integrazione tra due enti - ha specificato - pone delle difficoltà, soprattutto per i vincoli all'operatività che hanno gli enti pubblici. In ogni caso sarebbe impossibile pensare ad un trasferimento dei lavoratori savonesi a Genova, sarebbe contro ogni logica aziendale. Questo è uno scalo che deve andare avanti».
Ricordando i “record” conquistati dal porto di Savona nel corso degli ultimi anni , i lavori portati a compimento e i cantieri aperti per un totale di oltre 800 milioni di euro di investimenti sia privati che pubblici, Gianluigi Miazza si è detto «contento e orgoglioso di aver potuto portare avanti le cose in questo modo, con l'aiuto di tutti: passo un bel testimone. Oggi - ha annunciato - posso anche comunicare che nel primo trimestre del 2017 inizieranno le selezioni per le assunzioni del personale operativo della piattaforma Maersk. Questo credo sia un risultato importantissimo, perché per ottenerlo abbiamo lottato tutti: e sapere che questo avverrà nel prossimo trimestre, almeno per le prime 30-40 persone, è un elemento che mi conforta moltissimo e mi dà la speranza di veder completato tutto nei tempi previsti».
«Dal punto di vista gestionale - ha ribadito Paolo Emilio Signorini - Savona ha un assetto moderno e ordinato che va preservato. Nella fusione cercheremo quindi di valorizzare ciò che c'è di buono nelle due realtà. Dal punto di vista strategico io credo che Savona, soprattutto per i lavori portati avanti in questi anni , come la piattaforma o il potenziamento ferroviario, ha una grossa complementarietà con Genova: Savona si candida ad essere uno scalo che, per profondità dei fondali e per i lavori di banchina svolti negli ultimi anni, possa accogliere grandi navi. Questo è un punto di forza competitivo che nella nuova Autorità di Sistema sarà valorizzato».
Signorini ha confermato inoltre che il progetto infrastrutturale in corso di realizzazione a Vado Ligure è indispensabile per completare l'offerta che gli scali di Genova e Savona potranno mettere sul mercato internazionale nei prossimi anni. «La piattaforma Maersk - ha evidenziato - è un'operazione strategica. Se si guardano i documenti che girano attualmente in Europa sullo scenario competitivo degli scali nordeuropei e mediterranei ci si rende conto che uno scalo come quello di Savona-Vado e un'operazione come quella di Maersk sono assolutamente necessari in Italia per poter competere con i porti del Mediterraneo. E a chi dice che i traffici sono in calo rispondo che Rotterdam ha previsto un raddoppio e non una diminuzione dei volumi».
Infine Signorini ha reso noto che a breve, assieme a Miazza e a parte del personale dell'ente portuale, effettuerà un sopralluogo alla nuova sede savonese della AdSP, i cui lavori sono terminati a settembre. «Io credo - ha precisato - che, essendo già pronta, potremo trasferirci lì molto presto».
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