- Il Parlamento europeo ha approvato oggi il cosiddetto quarto pacchetto ferroviario che introduce norme in base alle quali la fornitura di servizi per il trasporto ferroviario nazionale di passeggeri nei Paesi dell'UE dovrà essere assegnata tramite gare d'appalto. Tali regole - nell'intento del legislatore - mirano anche a stimolare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali.
-
- In particolare, le ferroviarie potranno offrire i propri servizi per il trasporto ferroviario nazionale di passeggeri nei mercati ferroviari interni dell'UE in due modi. Una modalità prevede che nei casi in cui le autorità nazionali aggiudicheranno contratti di servizio pubblico relativi ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri, la procedura dell'appalto pubblico aperta a tutti gli operatori ferroviari UE diventi gradualmente la procedura standard. Eccezionalmente le autorità nazionali potranno avere il diritto di aggiudicare contratti direttamente, senza indire una gara, ma per poter scegliere tale opzione dovranno sostenere che tale decisione porta a miglioramenti per una serie di requisiti di prestazione (ad esempio, puntualità e frequenza dei servizi, qualità del materiale rotabile e capacità di trasporto) e applicarla solo nei casi di servizi pubblici al di sotto di un certo valore medio annuale o per la fornitura di servizi di trasporto pubblico di passeggeri (7,5 milioni di euro o 500.000 km).
-
- La seconda modalità prevede che ogni società ferroviaria possa offrire servizi commerciali concorrenziali sui mercati ferroviari europei per il trasporto passeggeri. Tuttavia, per garantire la fornitura di tutti i servizi che i paesi UE desiderano fornire nell'ambito dei contratti di servizio pubblico, gli Stati membri possono limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a determinate linee ferroviarie. Sarà necessaria un'analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale per determinare in quali casi l'accesso potrà essere limitato. Inoltre dovranno essere valutati potenziali conflitti di interesse per garantire che i gestori dell'infrastruttura ferroviaria operino in modo imparziale, in modo che tutti gli operatori abbiano lo stesso accesso alle tracce e alle stazioni.
-
- Il provvedimento prevede che le società ferroviarie potranno offrire nuovi servizi commerciali sulle tratte nazionali a partire dal 14 dicembre 2020 e che le gare d'appalto dovranno diventare la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico dal dicembre 2023, salvo alcune eccezioni.
-
- Secondo l'European Rail Freight Association (ERFA), l'associazione che rappresenta gli operatori nuovi entranti nel mercato ferroviario, questo quarto pacchetto ferroviario costituisce «un'occasione persa per creare condizioni di parità competitiva tra la ferrovia ed altre modalità di trasporto». In particolare, l'ERFA ha manifestato rammarico per il fatto che «l'adozione del pilastro politico del quarto pacchetto ferroviario rinvia le riforme urgenti e necessarie del settore ferroviario, mettendo in pericolo l'attrattività del trasporto ferroviario nei confronti dei passeggeri e degli utenti».
-
- «Anche se il pilastro tecnico del quarto pacchetto ferroviario è un importante e complessivo passo positivo in avanti per il settore ferroviario - ha rilevato l'ERFA - il pilastro politico è stato dominato dagli egoismi degli operatori nazionali e monopolistici volti a rafforzare la posizione delle aziende ferroviarie statali a discapito dei passeggeri e degli utenti».
-
- «Il fallimento del quarto pacchetto ferroviario nel separare efficacemente i treni dalle tracce ferroviarie - ha evidenziato l'ERFA - impedisce il completamento dello spazio ferroviario europeo unico, in cui tutte le imprese ferroviarie dovrebbero poter competere in modo equo e sullo stesso piano di parità».
-
- «Anche in questo caso - ha proseguito l'associazione - il vincitore del quarto pacchetto ferroviario è il settore stradale, che ha successo nell'attirare gli investimenti, l'innovazione e l'attenzione della politica, portando avanti un ambizioso programma di modernizzazione, sotto forma di implotonamento dei camion e di elettrificazione delle strade. Ironia della sorte, la mancanza di riforma del settore ferroviario rappresenta una grande opportunità per il settore stradale che può porsi in prima linea nell'agenda della decarbonizzazione».
-
- «Ora che il processo legislativo è giunto al termine - ha concluso l'associazione - ERFA lavorerà attivamente per la corretta, completa e tempestiva applicazione delle norme UE al fine di assicurare meglio che le condizioni di base per un mercato ferroviario aperto siano soddisfatte. Inoltre ERFA continuerà ad intensificare il dialogo con gli enti regolatori, che hanno un ruolo importante da svolgere per salvaguardare il giusto contesto per ferrovie competitive».
|