- La rivista marittima tedesca “HANSA” ha reso noto che la società armatoriale Oskar Wehr Reederei di Amburgo ha confermato la decisione di ritirarsi dal settore dei container cedendo quasi tutta la flotta di portacontenitori e focalizzando il proprio business sulla flotta di rinfusiere.
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- La pubblicazione tedesca ha precisato che nelle ultime settimane diverse portacontainer della Wehr sono state poste in vendita o destinate alla demolizione, l'ultima delle quali è stata la Wehr Singapore, della capacità di 5.089 teu, che è stata costruita nel 2005 dalla Hanjin Heavy Industries & Construction Co. e che è stata venduta in Cina per 6,9 milioni di dollari. Inoltre lo scorso luglio la Wehr Weser di 2.524 teu, costruita nel 2001 dalla Kvaerner, era stata ceduta all'elvetica MSC e in precedenza le gemelle Wehr Warnow e Wehr Trave, entrambe della capacità di 2.524t teu, erano state cedute alla cinese SITC per complessivi 7,7 milioni di dollari e la Wehr Bille di 2.564 teu era stata venduta in Cina per 3,9 milioni di dollari, mentre la Wehr Alster di 2.474 teu era stata inviata in India per essere demolita per un corrispettivo pari a 290 USD/ltd.
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- «Stiamo uscendo del tutto dal segmento dei container», ha confermato all'HANSA l'amministratore delegato della compagnia armatoriale, Thomas Wehr, specificando che altre tre portacontainer, la Wehr Oste e la Wehr Havel, entrambe della capacità di 2.500 teu e costruite nel 2002, e l'unità Panamax Wehr Hong Kong, di 5.100 teu costruita nel 2006, saranno vendute entro la prossima estate. Dopo la serie di cessioni, della flotta di portacontainer della società di Amburgo, originariamente costituita da 15 unità, rimarrà solo la nave Wehr Schulau, costruita nel 1999 e della capacità di 1.730, che - ha spiegato Thomas Wehr - ben si adatta all'attuale situazione del mercato dei noli.
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- Wehr ha confermato che in futuro la compagnia concentrerà l'attenzione solo sulla propria flotta di portarinfuse costituita da 11 navi Capesize e Supramax, segmento nel quale - ha sottolineato - «intravediamo assolutamente migliori prospettive».
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