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Calo degli ordini ai gruppi giapponesi KHI e MHI nel settore navale
Nell'esercizio 2016 i rispettivi volumi d'affari sono diminuiti del -1,4% e del -3,3%
9 maggio 2017
Nell'esercizio finanziario 2016, che è terminato lo scorso 31 marzo, i gruppi industriali e navalmeccanici giapponesi Kawasaki Heavy Industries (KHI) e Mitsubishi Heavy Industries (MHI) hanno registrato una flessione dei nuovi ordini, che sono risultati pari rispettivamente a 1.348,7 miliardi di yen (12,0 miliardi di dollari) e 4.275,6 miliardi di yen (37,9 miliardi di dollari), con diminuzioni del -20,4% e del -4,7% sull'esercizio finanziario precedente.
KHI ha concluso l'esercizio 2016 con un fatturato netto di 1.518,8 miliardi di yen (-1,4%), un utile operativo di 46,0 miliardi di yen (-52,1%) ed un utile netto di 26,2 miliardi di yen (-43,1%). Nel solo segmento della costruzione navale e degli impianti offshore il gruppo giapponese ha totalizzato un fatturato netto di 103,2 miliardi di yen rispetto a 94,8 miliardi nell'esercizio 2015 ed un risultato operativo di segno negativo e pari a -21,4 miliardi di yen rispetto ad un risultato operativo negativo per -7,9 miliardi di yen nell'esercizio finanziario 2015.
La sola divisione navalmeccanica di KHI ha ottenuto nuovi ordini per un valore di 36,9 miliardi di yen, con un calo del -62,5% rispetto a 98,3 miliardi di yen nell'esercizio 2015. Il valore del portafoglio ordini del gruppo KHI al 31 marzo scorso era pari a 1.761,8 miliardi di yen (-8,5%), di cui 191,6 miliardi di yen nel solo segmento della navalmeccanica (-26,3%).
Il gruppo MHI ha chiuso l'esercizio finanziario 2016 con un fatturato netto di 3.914,0 miliardi di yen, con una diminuzione del -3,3% sull'esercizio precedente. L'utile netto si è attestato a 150,5 miliardi di yen (-51,4%) e l'utile netto a 87,7 miliardi di yen, con un incremento del +37,5% sull'esercizio 2015 prodotto principalmente da proventi straordinari derivanti dalla vendita di titoli e di beni per 114,9 miliardi di yen. Il risultato del 2016 include anche perdite straordinarie per -34,3 miliardi di yen derivanti dai ritardi nella costruzione di navi da crociera mentre nell'esercizio 2015 erano state registrate analoghe perdite straordinarie per -103,9 miliardi di yen.
Nell'esercizio 2016 il gruppo giapponese MHI ha ottenuto ordini per la costruzione di nove navi rispetto a ordini per 16 nuove navi nell'esercizio precedente. Al 31 marzo scorso il portafoglio ordini nel settore navalmeccanico era costituito da 31 navi (34 al 31 marzo 2016), di cui dieci navi per gas naturale liquefatto, cinque navi per gas di petrolio liquefatto, cinque navi ro-ro e 11 navi di altro tipo. Complessivamente la divisione Commercial Aviation & Transportation Systems, che include anche il segmento navalmeccanico, ha incamerato nuovi ordini per un valore di 191,9 miliardi di yen rispetto a 392,1 miliardi di yen nell'esercizio finanziario 2015.
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