- Nel primo trimestre di quest'anno i risultati economici registrati dal gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk hanno mostrato una crescita con ricavi che si sono attestati a 8,96 miliardi di dollari, con un aumento del +5,0% sul primo trimestre del 2016, un EBITDA che è ammontato a 1,71 miliardi di dollari (+6,8%), un risultato operativo di 700 milioni di dollari (+42,9%) ed un utile netto che è salito del +12,9% a 253 milioni di dollari.
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- Il miglioramento delle performance economiche è stato frutto del rialzo dei risultati segnato dalla divisione del gruppo che opera nel segmento dell'energia, mentre nel settore dei trasporti e della logistica, che costituisce la seconda divisione in cui è stato recentemente suddiviso il gruppo, i risultati hanno evidenziato una flessione causata principalmente dal deterioramento dei risultati conseguiti da Maersk Line, la compagnia di navigazione che opera i servizi marittimi di trasporto containerizzato del gruppo.
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- In particolare, nel primo trimestre del 2017 i ricavi totalizzati da Maersk Line sono aumentati del +10,4% raggiungendo un valore di 5,49 miliardi di dollari, progressione che è stata prodotta principalmente dall'incremento del +10,2% dei volumi di carichi containerizzati che sono stati trasportati dalla flotta, risultati pari a 2,6 milioni di container da 40' (feu) rispetto a meno di 2,4 milioni di feu nel primo trimestre dello scorso anno, e dall'aumento del +4,4% del valore medio dei noli, con una tariffa media per container feu che è risultata pari a 1.939 dollari rispetto a 1.857 dollari nei primi tre mesi del 2016. Particolarmente accentuato (+23%) è stato l'aumento medio dei noli dei servizi di linea est-ovest, in particolare - ha precisato la compagnia danese - dei servizi tra Asia ed Europa mentre quelli per il Nord America sono rimasti invariati; viceversa i noli dei servizi nord-sud hanno mostrato una flessione media del -4,3% prodotta soprattutto dalla contrazione delle tariffe dei servizi con l'Africa e con l'Oceania, con noli dei servizi per le regioni dell'Asia centro-occidentale e dell'America Latina che sono risultati invece invariati.
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- Tali effetti positivi sono stati controbilanciati dal rilevante aumento (+79,8%) del costo del combustibile, con un prezzo medio del fuel che è risultato pari a 320 dollari/tonnellata rispetto a 178 dollari/tonnellata nel primo trimestre dello scorso anno. Nel primo trimestre di quest'anno Maersk Line ha registrato un EBITDA di 436 milioni di dollari (-10,3%), un risultato operativo di segno negativo e pari a -42 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 16 milioni di dollari nel primo trimestre del 2016 ed un risultato economico netto di segno negativo per -66 milioni di dollari (il quinto dato trimestrale consecutivo di segno negativo) rispetto ad un utile netto di 37 milioni di dollari nei primi tre mesi dello scorso anno.
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- La consistenza della flotta di Maersk Line al 31 marzo scorso era di 639 portacontainer per una capacità di carico totale pari a 3,24 milioni di container da 20' (teu) (+8,1% rispetto al primo trimestre 2016), di cui 284 navi di proprietà (per una capacità di 1,90 milioni di teu) e 355 navi a noleggio (1,34 milioni di teu). Inoltre la compagnia ha in portafoglio altre 27 portacontainer in costruzione della capacità complessiva di 386mila teu che saranno prese in consegna nel corso di quest'anno e nel 2018.
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- Anche APM Terminal, la società che gestisce i container terminal portuali del gruppo danese, ha registrato un incremento del volume d'affari e una flessione dei risultati. Nei primi tre mesi di quest'anno i 75 terminal gestiti dall'azienda (72 nel primo trimestre del 2016) hanno movimentato un traffico containerizzato pari a 9,4 milioni di teu, con una crescita del +8% circa rispetto a 8,7 milioni di teu nei primi tre mesi dello scorso anno che è stata prodotta principalmente dall'acquisizione dei terminal della spagnola Grup Marítim TCB. I ricavi sono aumentati del +4,8% attestandosi a 1,01 miliardi di dollari. L'EBITDA è stato pari a 169 milioni di dollari (-3,0%), l'EBIT a 112 milioni di dollari (-8,9%) e l'utile netto a 91 milioni di dollari (-15,7%).
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