- Oggi l'assemblea dei soci del gruppo italiano di certificazione e classificazione RINA ha approvato il bilancio consolidato per l'esercizio 2016 che presenta ricavi pari a 448 milioni di euro, con un incremento del +19% rispetto a 378 milioni di euro nel 2015, e un EBITDA 54 milioni di euro su base proforma (+25%), tenendo conto - ha specificato la società - delle attività della neo acquisita Edif, operatore internazionale che fornisce servizi di testing, ispezione e consulenza ingegneristica di cui è stata perfezionata l'acquisizione a luglio 2016.
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- RINA ha reso noto che nel 2016 il settore marine ha mantenuto i livelli di attività dell'anno precedente, nonostante il difficile contesto di mercato della costruzione di navi commerciali. La flotta in classe RINA ha raggiunto le 5.610 unità per complessivi 36,8 milioni di tonnellate di stazza lorda rispetto a 5.242 navi per 35,0 milioni di tsl al 31 dicembre 2015. A fine 2016 l'orderbook di nuove costruzioni si è attestato a 450 navi per un totale di oltre 4.5 milioni di tonnellate stazza lorda rispetto a 625 navi per 6,5 milioni di tsl alla fine dell'esercizio precedente.
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- RINA ha specificato che nel segmento marine l'esercizio 2016 «ha visto il gruppo rafforzare la propria posizione nei segmenti della cantieristica mondiale meno interessati dalla crisi. Si confermano, quindi - ha precisato l'azienda - il primato del RINA nella classificazione dei traghetti passeggeri e ro-ro, la leadership nello yachting e nel settore delle navi da crociera, sia in termini di flotta in esercizio classificata sia di nuove costruzioni. L'orderbook vede, infatti, oltre due milioni di tonnellate di stazza lorda in navi da crociera, tra cui spicca il primato delle prime navi da crociera al mondo ad essere interamente alimentate a GNL, nonché le più capaci in termini di passeggeri trasportabili mai realizzate».
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- L'azienda italiana ha reso noto che buone performance si sono registrate nel settore della Business Assurance (+6%), in quello dei trasporti che ha visto una crescita del 40% e nel settore agroalimentare che ha registrato una crescita del 7%, mentre hanno segnato una flessione le attività ispettive (-16%) e di ingegneria (-27%) nel settore oil & gas, comparto - ha spiegato il gruppo RINA - «dove il livello del prezzo del petrolio ha costretto le principali società petrolifere mondiali ad un forte ridimensionamento degli investimenti».
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- «Il 2016 - ha commentato il presidente e amministratore delegato del gruppo italiano, Ugo Salerno - si è chiuso con risultati in crescita principalmente grazie all'acquisizione del gruppo Edif che ci ha permesso di arricchire il RINA con forti competenze nei settori delle reti elettriche e delle energie rinnovabili che sono quelli che vedranno i maggiori investimenti nei prossimi anni. Nonostante le difficoltà dello shipping e dell'oil & gas, abbiamo ottenuto importanti soddisfazioni in altri ambiti e abbiamo posto le basi per fronteggiare un mercato che anche nel 2017 si presenta incerto. L'internazionalizzazione, lo sviluppo delle professionalità interne al nostro gruppo e la capacità di interpretare le esigenze del mercato sono gli elementi su cui continuiamo a investire per superare le sfide che siamo chiamati ad affrontare».
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- Oggi l'assemblea ha inoltre nominato il nuovo consiglio di amministrazione che guiderà il gruppo nel prossimo triennio e che è composto da Ugo Salerno (presidente e amministratore delegato), Marco Cerrina Feroni (vice presidente), Sergio Ravagli (vice presidente), Nazareno Cerni, Emanuele Grimaldi, Alberto Maestrini e Paolo Pierantoni.
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