Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
08:30 GMT+1
I terminalisti portuali spagnoli denunciano rallentamenti della produttività sulle banchine
L'ANESCO ne contesta la legittimità in quanto al di fuori degli scioperi programmati e sostiene che sono attuati per costringere le imprese alla trattativa
5 giugno 2017
Oggi è il primo dei tre giorni di sciopero dei lavoratori portuali spagnoli proclamato dalla Coordinadora Estatal de Trabajadores del Mar e dalle altre organizzazioni sindacali dopo che la riunione di giovedì con i rappresentanti dei terminalisti portuali non ha avuto l'esito sperato dai sindacati che chiedono alle imprese di garantire il posto di lavoro di tutti gli attuali lavoratori portuali ( del 1° giugno 2017).
Alla protesta di oggi seguiranno due ulteriori giornate di sciopero fissate per mercoledì e venerdì prossimi e successivamente - hanno avvertito le organizzazioni sindacali - ne seguiranno altre. Ma già venerdì scorso l'ANESCO (Asociación Nacional de Empresas Estibadoras y Consignatarias de Buques), l'associazione che rappresenta i terminalisti portuali spagnoli, ha annunciato che subito dopo la rottura delle trattative di giovedì in diversi terminal portuali i lavoratori hanno rallentato l'attività per far leva sulle aziende associate e costringerle alle trattative con azioni che l'ANESCO ha denunciato come illegali.
«Queste azioni organizzate che vanno oltre il legittimo diritto di sciopero - ha accusato l'associazione dei terminalisti - sono state realizzate al di fuori di ogni legalità, per cui - hanno reso noto le imprese portuali - l'ANESCO ha sollecitato l'Ispettorato del Lavoro, il Ministero dello Sviluppo e la Commissione Nazionale per i Mercati e la Concorrenza ad intervenire per garantire i diritti e la libertà delle imprese e dei loro utenti».
L'ANESCO ha evidenziato che in alcuni casi si sta verificando una diminuzione del 70% dell'attività rispetto ai normali ritmi di lavoro per il carico e lo scarico delle navi, rallentamenti - ha sottolineato l'associazione - «che stanno causando elevatissime perdite economiche per le imprese, che sono impotenti, e ingenti danni al settore dei trasporti e della logistica».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore