- Il gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS ha archiviato la prima metà del 2017 con un utile netto consolidato di 152 milioni di franchi svizzeri su ricavi pari a 4,59 miliardi di franchi svizzeri, con incrementi rispettivamente del +110,6% e del +5,1% sul primo semestre dello scorso anno. L'utile operativo è ammontato a 203 milioni di franchi svizzeri (+181,1%).
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- Il gruppo ha reso noto che nel segmento del trasporto passeggeri l'utile semestrale è migliorato salendo da 29,9 milioni di franchi svizzeri nei primi sei mesi del 2016 a 59,8 milioni. In crescita è risultato anche il numero di passeggeri trasportati che sono stati pari a 1,25 milioni al giorno, con un rialzo del +1,3%, aumento che è risultato più contenuto in termini di milioni di passeggeri-chilometri con un totale che è salito da 9.333 a 9 358 milioni (+0,3%). L'azienda ha spiegato che tale crescita contenuta si spiega in parte con la galleria di base del San Gottardo, che riduce la distanza sull'asse nord-sud, nonché con l'effetto degli sbarramenti di tratta dovuti ai cantieri e il conseguente indirizzamento dei clienti al servizio sostitutivo.
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- La divisione merci SBB CFF FFS Cargo ha chiuso il primo semestre di quest'anno con un'accentuazione della perdita netta che è stata pari a -25 milioni rispetto a -4 milioni di franchi svizzeri nella prima metà del 2016. Il gruppo elvetico ha specificato che l'attività nel segmento cargo ha subito l'impatto di una forte flessione che ha interessato il traffico di esportazione/importazione, con una contrazione anche del traffico di carri completi. Complessivamente il traffico merci movimentato è aumentata del +2,1% a 8,58 miliardi di tonnellate-chilometro nette.
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- Nei primi sei mesi del 2017 SBB Cargo International, la società partecipata al 75% da SBB CFF FFS Cargo e al 25% dalla connazionale Hupac, ha registrato un fatturato record di 157 milioni di franchi svizzeri ed un aumento del risultato netto che è salito da tre milioni ad otto milioni di franchi svizzeri. Il gruppo SBB CFF FFS ha precisato che ciò è avvenuto nel periodo antecedente l'interruzione a partire dal 12 agosto della linea ferroviaria Basilea-Karlsruhe, che presumibilmente sarà riattivata il 2 ottobre, e che inoltre non è ancora possibile sfruttare appieno il potenziale del nuovo asse nord-sud attraverso il San Gottardo a causa dei lunghi periodi di sosta ai confini. A ciò si aggiunge lo sbarramento dell'asse di Luino (Luino-Novara) dovuto alla presenza di cantieri.
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- Il gruppo svizzero ha sottolineato che «il risultato di FFS Cargo evidenzia la necessità di conseguire ulteriori aumenti della produttività, automatizzazioni e adattamenti strutturali, poiché la complessità del contesto economico resterà elevata e la deindustrializzazione proseguirà. Sul mercato - ha spiegato l'azienda - si prevedono trasferimenti di centri di produzione, ad esempio nel settore dell'acciaio, fino a cessazioni di attività da parte di clienti. Questi spostamenti sono stati accelerati dalla debolezza dell'euro e saranno responsabili di un ulteriore calo di fatturato. FFS Cargo - ha evidenziato il gruppo - non possiede ancora la flessibilità necessaria per affrontare i cambiamenti sul mercato e ha costi strutturali ancora troppo elevati e processi altrettanto dispendiosi. FFS Cargo intende ritornare in attivo entro il 2018. Pertanto ha istituito un programma di risanamento con il quale intende realizzare risparmi duraturi di 80 milioni di franchi svizzeri all'anno entro il 2020. Queste misure si aggiungeranno al programma di efficienza RailFit20/30 già in corso e attuato a livello di gruppo».
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