- «Per far sì che il Paese diventi più competitivo e attrattivo abbiamo bisogno di linee guida e indirizzi chiari, di snellire le pratiche amministrative e che tutti i porti agiscano allo stesso modo». Lo ha sottolineato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in occasione del “Convegno Nazionale Porti 2017”, in svolgimento oggi a Trieste e incentrato in particolare su lavoro, portualità e sicurezza, che è è stato organizzato dall'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (AsuiTs), dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dall'Inail del Friuli Venezia Giulia e dal dipartimento di Medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell'Inail di Roma.
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- «Purtroppo oggi all'interno degli scali, non solo in merito al lavoro ma anche in altri settori - ha osservato Serracchiani - alcune questioni delicate e importanti per la loro attrattività, produttività e la crescita dell'Italia in generale sono lasciate alla buona volontà dei singoli».
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- La presidente della Regione ha evidenziato che l'appuntamento odierno si svolge «in un momento delicato per la necessità di rivedere la legge 84/94, che - ha evidenziato - è ormai datata, e quindi dopo la riforma dei porti ora tocca al tema del lavoro. È importante - ha sottolineato Serracchiani - che questo convegno si svolga a Trieste che, per le proprie particolarità, è il luogo adatto a creare buone prassi nell'ambito del lavoro, a partire dall'agenzia unica realizzata proprio all'interno del porto di Trieste, la quale è un esempio da esportare in tutti i porti italiani».
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- Nel corso dell'incontro è stato rilevato che i lavoratori portuali e marittimi sono esposti a livelli di rischio rilevanti, determinati dalla natura e dagli ambienti di lavoro. Lo sviluppo e la diffusione della cultura della salute e sicurezza tra i lavoratori, vedono nella sinergia e integrazione dei soggetti istituzionali presenti sul territorio, uno dei momenti più importanti dell'attività di prevenzione. L'attivazione di piani mirati di prevenzione è lo strumento di elezione per migliorare gli aspetti di salute e sicurezza e ridurre gli infortuni nelle aziende che operano in ambito portuale.
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- «Non dimentichiamo - ha osservato il presidente dell'AdSP del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, intervenuto anche in rappresentanza di Assoporti - che la sicurezza parte da una buona organizzazione del lavoro. L'ALPT - Agenzia del lavoro portuale, istituita un anno fa - ha aggiunto - è per noi motivo di orgoglio e punto di forza, quanto i dati di traffico. Non c'è crescita senza attenzione per le risorse umane».
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