- La portualità del Nord Adriatico, e in particolare il porto di Trieste, punta ad attirare i mega yacht che cercano approdi meno gravosi quanto a burocrazia e fisco e più sicuri perché distanti da nazioni politicamente instabili e colpite da atti di terrorismo, situazioni che determinano uno stato di incertezza che, ad esempio, è all'origine di un vero e proprio esodo di mega yacht dal sud della Spagna, ma ancor di più dal sud della Francia, di cui ha beneficiato l'Adriatico.
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- Di questo si è discusso questa mattina nel convegno “Il Tesoro Adriatico” organizzato a Trieste dall'Associazione Agenti Marittimi del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Camera di Commercio di Trieste e Federagenti. Nel corso del dibattito è stato evidenziato che proprio in questa ottica Trieste ha lanciato un doppio guanto di sfida al mercato del super lusso: da un lato un'offerta mirata di servizi integrati per gli yacht che radichi nel porto giuliano le grandi imbarcazioni super lusso anche in bassa stagione, ospitando equipaggi e polarizzando le attività di manutenzione degli yacht con ricadute finanziarie, che per ogni singola barca, significano una ricaduta media sul territorio fra i 450 e i 500mila euro all'anno; dall'altro la costituzione nel capoluogo giuliano di un osservatorio permanente sul turismo di lusso, un centro di monitoraggio, analisi e previsione sui trend di questa fascia particolare di utenza big spender, le cui scelte possono determinare il successo economico, commerciale e occupazionale di territori, o il loro declino.
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- Secondo Giovanni Gasparini, presidente di Federagenti Yacht, questo mercato, che ha riflessi economici sempre più rilevanti e non solo nel settore dei mega yacht, è lasciato tutt'oggi all'improvvisazione e subisce anziché gestire le mode e quel tam-tam che determina il successo o l'insuccesso di località turistiche importanti.
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- L'osservatorio si pone l'obiettivo di analizzare i trend e consentire ai territori, in primis quelli italiani, di orientare l'offerta in modo da incrociare anticipatamente la domanda. E per Trieste l'opportunità - come sottolineato dal presidente degli Agenti Marittimi di Trieste, Alessandro de Pol - è davvero unica, come testimoniato anche dalla comunione di intenti fra gli enti pubblici e le istituzioni locali.
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- Secondo Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, Trieste è in grado di raggiungere oggi risultati straordinari se effettivamente saranno valorizzati gli elementi di collaborazione anche con gli “astri nascenti” del mercato nautico, come il Montenegro.
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- Al convegno, che ha visto la presenza congiunta di Nautica Italiana, con il suo vicepresidente Marco Cappeddu, e Ucina, rappresentata da Attilio Bruzzese, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e l'assessore Mariagrazia Santoro hanno più volte indicato il 2018 come l'anno di una vera e propria svolta favorita dalla totale e innovativa collaborazione fra le istituzioni, la politica e la comunità locale.
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