- Oggi a Roma, presso la direzione competente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i vertici della società francese di classificazione e certificazione Bureau Veritas (BV) hanno presentato il sistema dell'azienda di gestione “paperless” dei certificati delle navi di bandiera italiana classificate.
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- L'obiettivo è quello di trasferire dalla carta al digitale tutte le certificazioni delle navi in classe Bureau Veritas attraverso un sistema di E-Certification frutto del progetto “E-Certificate Ready” messo a punto dal gruppo multinazionale. L'azienda ha evidenziato che si tratta al tempo stesso di una rivoluzione a 360 gradi e di una rotta senza alternative già imboccata da bandiere europee come quelle di Olanda, Danimarca e Francia nonché dai registri che occupano le posizioni di vertice della flotta mondiale fra cui Panama, Libera e Bahamas.
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- Specificando che i vantaggi derivanti da questo sistema di digitalizzazione spaziano dalla consultabilità costante on-line dei certificati, ma solo da parte dei soggetti autorizzati tramite autenticazione, ad una forte riduzione dei costi e alla prospettiva di progressiva riduzione degli archivi cartacei, BV ha sottolineato che (IMO) e si basa su una attenzione esasperata alla sicurezza garantita da potenti algoritmi di cifratura, identificati da QR Code, e, in quanto tali, né riproducibili né modificabili.
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- «Come ogni rivoluzione, e tale è il progetto di E-Certification - ha rilevato Alberto Moroncelli, responsabile della Marine Division di Bureau Veritas in Italia - è naturale che comporti un processo di progressiva condivisione e di coinvolgimento delle autorità competenti e degli operatori. Ma di due considerazioni siamo certi: che quello verso la digitalizzazione è un processo ineludibile, e che il risultato finale sarà comunque straordinariamente positivo».
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- In Italia, mercato in cui è presente dal 1839, Bureau Veritas dà lavoro a 650 persone e nel 2016 ha registrato un fatturato di 94 milioni di euro.
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