- Nel 2017 il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è risultato stabile essendo ammontato a quasi 26,0 milioni di tonnellate, volume analogo a quello dell'anno precedente. Il traffico di importazione è stato pari a 22,6 milioni di tonnellate (+2,5%) e quello di esportazione a 3,3 milioni di tonnellate (-13,5%).
-
- Il traffico complessivo delle merci varie è diminuito del -7,9% a 10,0 milioni di tonnellate, di cui 1,9 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-24,4%) con una movimentazione di container che è stata pari a 223.369 teu (-4,8%), 1,7 milioni di tonnellate di rotabili (-6,7%) e 6,3 milioni di tonnellate di altre merci varie (-1,7%).
-
- Il calo delle merci generali è stato compensato dall'aumento del traffico delle rinfuse. Nel settore dei carichi liquidi sono state movimentate 4,5 milioni di tonnellate (+4,8%), di cui 201mila tonnellate di petrolio grezzo (+32,6%), 1,8 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (+3,6%), 618mila tonnellate di prodotti petroliferi gassosi, liquefatti o compressi e gas naturale (+7,7%), 863mila tonnellate di prodotti chimici (-4,5%) e 1,1 milioni di tonnellate di altre rinfuse liquide (+9,4%). Il totale delle rinfuse secche è stato di 11,4 milioni di tonnellate (+6,3%), con 5,5 milioni di tonnellate di minerali, cementi e calci (+13,3%), 2,2 milioni di tonnellate di derrate alimentari, mangimi e oleaginosi (+5,5%), 1,9 milioni di tonnellate di cereali (-4,0%), 262mila tonnellate di carboni e ligniti (+19,9%), 63mila tonnellate di prodotti metallurgici (+153,6%) e 1,5 milioni di tonnellate di altre rinfuse solide (-5,2%).
-
- Nel 2017 il traffico crocieristico nel porto ravennate è stato di 50mila passeggeri (+9,9%).
-
- Nel solo ultimo trimestre del 2017 il traffico delle merci si è attestato a 6,7 milioni di tonnellate, con un incremento del +1,1% sul quarto trimestre dell'anno precedente, di cui 6,1 milioni di tonnellate di importazioni (+8,0%) e 651mila tonnellate di esportazioni (-36,4%). Le merci varie sono calate complessivamente del -21,4% a 2,2 milioni di tonnellate, di cui 335mila tonnellate di merci in container (-46,7%), 410mila tonnellate di rotabili (-17,2%) e 1,5 milioni di tonnellate di altre merci varie (-13,3%). Le rinfuse liquide sono cresciute del +11,4% a quasi 1,2 milioni di tonnellate e quelle solide sono salite del +20,5% a 3,3 milioni di tonnellate.
-
- «I dati della movimentazione in porto nel 2017 - ha commentato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, Daniele Rossi - mostrano che il traffico ancora “tiene” e l'anno si chiude con numeri che si attestano su quelli del 2016. La flessione dei container - ha rilevato Rossi - conferma la necessità di accelerare sul fronte della realizzazione degli investimenti programmati. Quanto previsto nel Progetto Hub portuale di Ravenna, ormai alle battute finali del suo percorso autorizzativo, unitamente a tutte le azioni che si stanno portando avanti per l'efficientamento dei servizi portuali, per l'informatizzazione del sistema e per l'ammodernamento delle reti di collegamento viario e ferroviario avrà ricadute positive sull'attività di tutti i terminal e contribuirà alla crescita di ogni tipo di traffico».
-
- «Ravenna - ha proseguito Rossi - si conferma, anche per il 2017, il principale porto per l'importazione di materie prime e semilavorati per il settore industriale padano. Dobbiamo, però, lavorare per ridurre, attraverso una azione di marketing mirata alle aziende esportatrici del nostro bacino di riferimento, il divario attualmente esistente tra la quantità di merce sbarcata (22.644.555 tonnellate, con un incremento del 2,5% rispetto al 2016, miglior risultato dal 2008), e quella imbarcata (3.345.820 tonnellate, con un calo del 13,5% , pari a cinque anni fa)».
-
- Relativamente al traffico crocieristico, il presidente dell'AdSP ha sottolineato che «il Terminal Crociere deve esprimere numeri ancora maggiori, adeguati alla propria potenzialità infrastrutturale, e per questo, seppure nel complesso scenario internazionale del settore, sul quale spesso incidono fattori esterni legati alle strategie dei grandi operatori o ad eventi geopolitici imprevedibili, si sta lavorando con il terminalista per promuovere in maniera più efficace e coordinata lo scalo».
|