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Consob muove contestazioni al bilancio 2016 della Saipem
La società, sottolineando di non condividere il giudizio di non conformità, ha annunciato che pubblicherà una situazione economico-patrimoniale pro forma che tenga conto dei rilievi formulati
5 marzo 2018
Saipem, il gruppo che opera nel settore dei servizi di perforazione, costruzione e installazione di condotte e grandi impianti nel settore oil & gas, ha reso noto che lo scorso 30 gennaio la Consob ha comunicato all'azienda di aver rilevato profili di non conformità “del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 nonché della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017” ai principi contabili internazionali applicabili. La comunicazione è giunta a conclusione della verifica ispettiva avviata dalla Consob il 7 novembre 2016, indagine la cui attivazione era stata annunciata da Saipem nella propria relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016 e che si è conclusa lo scorso 23 ottobre.
Tra i rilievi mossi dalla Consob, l'autorità ha osservato che alcune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data della predisposizione del bilancio 2015. In particolare, Consob contesta alla società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto “errori rilevanti” contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili: immobili, impianti e macchinari; rimanenze; attività per imposte.
Inoltre Consob non condivide il fatto che la società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test, abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente, non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo e non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel gruppo Eni.
In una nota Saipem ha replicato che «la società, pur non condividendo il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella delibera e riservandosi ogni valutazione in merito, anche di natura giurisdizionale, comunica che, al solo fine di ottemperare alla delibera, provvederà a pubblicare, con apposito comunicato, in tempi ragionevolmente brevi stante la complessità delle attività da svolgere, e comunque entro tre settimane dalla data odierna, a Borsa chiusa, una situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 che tenga conto dei rilievi formulati dall'Autorità e in precedenza illustrati».
Inoltre Saipem ha ricordato che «il bilancio consolidato e d'esercizio 2015 e 2016 della società sono stati oggetto di revisione legale dei conti e che la società incaricata della revisione legale dei conti ha concluso nel senso che il bilancio consolidato e d'esercizio 2015 e 2016 sono stati redatti in conformità ai principi contabili internazionali».
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