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A due giorni dall'incidente mortale nel porto di Genova, oggi nello scalo portuale di Livorno due operai sono stati uccisi da un'esplosione
Stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all'interno di un deposito costiero
28 marzo 2018
Dopo l'incidente di lunedì al terminal VTE del porto di Genova che ha causato la morte di un camionista travolto da una motrice, oggi un'altra grave disgrazia è accaduta nel porto industriale di Livorno dove un'esplosione verificatasi in un serbatoio del deposito Costiero Neri ha ucciso due operai. Secondo una prima ricostruzione gli uomini, dipendenti della ditta specializzata nelle bonifiche Labromare, stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all'interno del deposito.
Esprimendo il proprio cordoglio e dell'associazione a tutta alle famiglie delle vittime di questi incidenti che - ha sottolineato - con il loro lavoro hanno contribuito all'economia del nostro Paese, il presidente di Assoporti, Zeno D'Agostino, ha evidenziato che «questi eventi, seppur con dinamiche differenti, ci ricordano quanto sia importante la verifica continua delle norme e delle regole sulla sicurezza, da parte di tutti i soggetti coinvolti. Allo stesso tempo - ha concluso D'Agostino - va assicurata una formazione specifica e continua a coloro che operano negli ambiti portuali».
«Siamo di fronte - ha dichiarato il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, immediatamente recatosi sul luogo dell'incidente - a una tragedia immane. Tocca contare l'ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Più forte del dolore, in questo momento - ha aggiunto Nogarin - è soltanto la rabbia. Perché tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora, mi chiedo, deve allungarsi l'elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori, in particolare a quelli che operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose; soprattutto impone risposte immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità».
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