Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:04 GMT+1
Onorato festeggia l'entrata in vigore dell'emendamento Cociancich
Secondo l'armatore, «è ora necessario non mollare la presa e realizzare in tempi brevissimi la totale revisione della legge 30/98»
11 giugno 2018
L'armatore Vincenzo Onorato, che guida la Onorato Armatori a cui fanno capo le compagnie di navigazione Moby, Tirrenia e Toremar, ha festeggiato l'entrata in vigore odierna della cosiddetta "Legge Cociancich", l'emendamento alla legge comunitaria del 2015 che disciplina il regime fiscale per gli armatori italiani, limitando i benefici fiscali del Registro Internazionale alle sole navi impiegate in servizi marittimi di cabotaggio, anche quando seguono o precedono un viaggio proveniente o diretto in un altro Stato, che imbarcano esclusivamente equipaggi italiani o comunitari, secondo lo spirito - ha precisato - con cui venne approvata la “Tonnage Tax” del 1998. Si tratta - ha sottolineato Onorato - di «un piccolo, ma significativo passo in avanti sulla strada di un ripristino della legalità nel settore marittimo italiano e della tutela dei diritti dei marittimi italiani».
«Per la prima volta - ha affermato Onorato - è riconosciuto ufficialmente il grande tradimento, ovvero il fatto che i benefici fiscali accordati agli armatori dovessero trovare motivazione nella tutela occupazionale dei marittimi italiani e quindi nella difesa di una categoria che è stata invece, come lo dimostra il numero dei disoccupati oggi proiettato oltre il tetto delle 60.000 unità, abbandonata a se stessa da chi aveva il dovere, sancito per legge e violato nelle applicazioni pratiche, di occuparsi di loro». «La Cociancich - ha aggiunto Onorato - ha aperto una crepa del sistema di connivenze fra armamento e sindacato. È ora necessario non mollare la presa e realizzare in tempi brevissimi la totale revisione della legge 30/98; in un momento in cui finalmente nei programmi politici torna ad apparire il concetto di italianità, come valore e obiettivo, eserciteremo costantemente la nostra funzione di sprone sul nuovo governo per continuare questa battaglia decisiva per la dignità dei lavoratori italiani e per il ripristino di condizioni di giustizia sociale».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore