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Filt Cgil, l'Italia apra i suoi porti ai migranti
Colombo: «il mare continua a mietere vittime, oltre 660 solo quest'anno e più della metà nelle nostre acque»
3 luglio 2018
Filt Cgil ha ribadito la necessità che l'Italia apra i suoi porti ai migranti. «È' incomprensibile - ha rilevato il segretario nazionale dell'organizzazione sindacale, Natale Colombo - come, a tutt'oggi, si continui a litigare su chi deve fornire accoglienza ad esseri umani, tra cui molti bambini, oramai allo stremo nelle acque tra la Libia e la Sicilia. Mentre continuano gli scontri politici sull'accoglienza ai profughi - ha denunciato Colombo - il mare continua a mietere vittime, oltre 660 solo quest'anno e più della metà nelle nostre acque, che hanno la sola colpa di dover fuggire dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle violenze e dalla fame. Sono numeri impressionanti che non scalfiscono il cuore dei nuovi politici del nostro Paese, ma che rappresentano, evidentemente, motivo di vanto nei confronti di quei Paesi che ancora manifestano solidarietà ed umanità».
«Il nostro Paese - ha concluso Colombo - deve continuare ad offrire porti sicuri ai migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo nella rotta che parte dalla Libia e arriva sulle coste italiane e contestualmente individuare risoluzioni con gli altri Paesi europei, anche attraverso la rimodulazione del Trattato di Dublino, evitando che il tema dei migranti possa affermarsi quale motivo di scontro o vanto politico».
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