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Nel secondo trimestre d'Amico International Shipping è incorsa in una perdita netta di -16,6 milioni di dollari
I ricavi base time charter sono diminuiti del -4,5%
31 luglio 2018
Nel secondo trimestre di quest'anno la compagnia d'Amico International Shipping (DIS) ha registrato un raddoppio della perdita netta che è ammontata a -16,6 milioni di dollari rispetto a -8,0 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2017. I ricavi sono ammontati a 98,8 milioni di dollari (+2,8%), di cui 59,3 milioni di dollari di ricavi base time charter (-4,5%). L'EBITDA è stato di segno negativo e pari a -17mila dollari rispetto ad un margine operativo lordo di segno positivo e pari a 8,2 milioni di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno. Anche l'EBIT è stato di segno negativo e pari a -9,7 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di -1,2 milioni di dollari nell'esercizio precedente.
DIS ha chiuso il primo semestre del 2018 con una perdita netta di -20,2 milioni di dollari su ricavi base time charter di 125,6 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -6,2 milioni di dollari su ricavi base time charter di 128,7 milioni di dollari nella prima metà dello scorso anno. L'EBITDA si è attestato a 10,1 milioni di dollari (-59,2%) e l'EBIT è stato di segno negativo e pari a -8,8 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 6,1 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2017.
«L'attesa ripresa del mercato delle navi cisterna - ha commentato l'amministratore delegato di DIS, Marco Fiori - non si è ancora concretizzata. d'Amico International Shipping ha registrato una perdita netta pari a 20,2 milioni di dollari nella prima metà del 2018, a causa di un mercato dei noli estremamente difficile soprattutto nel secondo trimestre. È ovviamente un risultato del quale non siamo contenti ma vorrei ripetere nuovamente ciò che ho già affermato più di una volta: non vedo alcun tipo di ragione per cui il mercato del trasporto di prodotti raffinati non debba riprendersi nel medio termine. I fondamentali puntano tutti verso una ripresa del mercato, con una domanda mondiale crescente per prodotti petroliferi raffinati e un incremento netto della flotta piuttosto contenuto per i prossimi anni. Nei primi sei mesi dell'anno - ha rilevato inoltre Fiori - sono state poche le nuove navi ordinate e per contro il livello di demolizioni ha subito un'accelerazione. Alla fine di giugno, il nolo “time-charter” per un periodo di 1 anno per una MR “eco” era di circa 14,000 dollari/giorno (circa 1,000 dollari in meno per le navi “noneco”). Il nolo “time-charter” per un periodo di un anno è sempre stato il miglior indicatore di mercato nella nostra industria ed è oggi a livelli significativamente superiori rispetto al mercato spot, il che significa che gli operatori di settore si attendano un miglioramento anche dei noli spot nel corso del prossimo anno. Ritengo sia ormai solo questione di qualche trimestre prima che il nostro mercato torni su livelli soddisfacenti. Nel frattempo, continueremo a concentrarci sui punti chiave della nostra strategia, che hanno reso DIS, nei decenni, un'azienda di successo anche attraverso diversi cicli di mercato. Continueremo a garantire un ottimo servizio ai nostri clienti (che includono le più grandi oil-major mondiali ed i maggiori trader internazionali), a mantenere i più elevati standard qualitativi a bordo delle nostre moderne navi».
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